“Di fronte alla nuova tragedia ambientale che colpisce il territorio del nostro Paese, accanto all’umana vicinanza con le vittime, non possiamo che responsabilmente riproporre la proposta di Piano per la riduzione del rischio idrogeologico, già presentato nello scorso febbraio e rimasto inascoltato”. 

Questo, quanto afferma Massimo Gargano, presidente dell’Anbi, Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, commentando la drammatica fase di maltempo, che sta colpendo l’Italia.

“In una fase congiunturale particolarmente difficile per il Paese – prosegue Gargano – è opportuno evidenziare che il rischio idrogeologico è un fattore profondamente economico non solo perché riparare i danni costa molto più che prevenirli, ma anche per le pesanti conseguenze, che comporta nel tempo sulle attività del territorio. L’attuazione del Piano per la riduzione del rischio idrogeologico, essendo perlopiù composto da progetti immediatamente cantierabili, permetterebbe altresì importanti ricadute occupazionali.”