"Le attuali proposte della Commissione sono assolutamente inadeguate a far fronte ai danni subiti dai produttori ortofrutticoli per l'allarme E.coli". 

Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Mario Guidi in relazione alla riunione del Consiglio dei ministri agricoli a Lussemburgo.

"Lo stanziamento di 150 milioni di euro per tutti i produttori ortofrutticoli europei è del tutto insoddisfacente - chiarisce il presidente di Confagricoltura - a malapena coprirebbe i danni subiti dai soli produttori italiani. Oltre tutto la situazione di impasse è ancora drammaticamente attuale. comunque il commissario ciolos ha già promesso di rivedere l'impegno finanziario". 

Confagricoltura è insoddisfatta anche per le altre proposte formulate al consiglio straordinario di Lussemburgo: ritiri del prodotto limitati nel tempo e in termini di prodotti coperti.  

"Bene ha fatto il ministro Romano - precisa Guidi - a chiedere l'estensione del periodo fino a luglio e l'inserimento anche di altri ortaggi oltre insalate, cetrioli e pomodori. Inaccettabile poi la proposta di indennizzi di ritiro più bassi per i non soci delle organizzazioni di prodotto creando una assurda disparità di trattamento".

Cia: 'L'allarme fa crollare i consumi di ortofrutta, le misure europee sono insufficienti'

"L'allarme per il batterio E. coli sta devastando l'ortofrutta italiana. Sull'onda della psicosi i consumi di frutta, verdure e ortaggi ha subito, nel nostro Paese, un calo del 20%, con punte anche del 70% per quanto riguarda i cetrioli, i primi prodotti ingiustamente incriminati come causa delle intossicazioni registrate in Germania". 

A segnalarlo è la Cia, Confederazione italiana agricoltori, secondo la quale, "le misure che la Commissione europea ha annunciato per fronteggiare l'emergenza appaiono totalmente insufficienti". 

"Infatti - afferma la confederazione - i danni per i produttori ma anche per l'intera filiera stanno assumendo dimensioni drammatiche: oltre 150 milioni di euro. Per dare risposte adeguate agli agricoltori colpiti - prosegue la Cia - occorrono interventi realmente concreti. L'Unione europea - avverte la confederazione - deve tamponare urgentemente una situazione gravissima per l'intero settore ortofrutticolo europeo. Gli indennizzi devono essere totali e non parziali, altrimenti c'è il rischio che molti produttori escano dal mercato. E' poi urgente - rimarca la Cia - che l'Unione europea faccia al più presto la massima chiarezza sulla vicenda e che la Germania si assuma in modo preciso le sue responsabilità. Non è possibile che a più di due settimane dal verificarsi delle prime intossicazioni non si conosca ancora con precisione la causa del batterio".