Ad aprile il prezzo del mais ha superato il picco del 2007-2008.
L’ha rilevato l’ultimo Bollettino sui prezzi dei beni agricoli pubblicato martedì scorso dalla Commissione europea.
In salita anche il grano e le carni bovine. Stabili: soia, formaggio, latte scremato in polvere e pollo.
In discesa: riso, burro, latte intero in polvere e zucchero.
Il costo del mais, in combinazione con riserve storicamente scarse, è aumentato per il decimo mese consecutivo, raggiungendo il prezzo del grano tenero inverno rosso. Il costo del riso, invece, ha seguito ancora una volta un andamento opposto a quello degli altri cereali, scendendo al minimo da sette mesi a questa parte.
Anche il prezzo delle carni bovine continua a crescere. Dopo il livello record registrato nel mese di marzo, ha raggiunto un nuovo picco ad aprile: 4259 dollari a tonnellata (circa 3 mila euro a tonnellata). In altri termini, un aumento di quasi 3 per cento rispetto al mese precedente.
Il bene agricolo che registra gli aggiustamenti di prezzo più rapidi rimane lo zucchero. Dopo essere lievitato per sei mesi, il costo dello zucchero ha continuato a calmarsi dopo il picco di 784 dollari a tonnellata (circa 553 euro a tonnellata) registrato a gennaio, assestandosi a 670 dollari a tonnellata il mese scorso (circa 472 euro a tonnellata).
Sempre ad aprile, i prezzi internazionali dei prodotti lattiero-caseari sono scesi leggermente rispetto ai livelli del mese precedente. Il burro, il latte scremato in polvere e il latte intero in polvere hanno raggiunto rispettivamente una media mensile di 4750, 3769 e 4113 dollari a tonnellata (circa 3351, 2659 e 2901 euro a tonnellata).
In altri termini il prezzo di tali prodotti è sceso rispettivamente di circa 3, 2 e 10 per cento rispetto a marzo. Solo il prezzo del formaggio Cheddar è rimasto stabile a 4425 dollari a tonnellata (circa 3121 euro a tonnellata).