Il consiglio dei ministri ha approvato il documento di economia e finanza ed il Piano nazionale delle riforme, che insieme al Piano di stabilità, costituiscono i tre documenti fondamentali su cui è basata la nuova governance comunitaria delle finanze degli Stati membri. 

"Si tratta - ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti nella conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio dei ministri - di una fondamentale devoluzione di potere ad un'entità federale, almeno per quel che concerne questa materia, da parte degli Stati membri". 

Il ministro dell'Economia Tremonti, ha specificato che parte delle misure contenute nel piano di riforme "potrà essere oggetto di provvedimento legislativo ma ci stiamo ragionando". 

"Con il Piano nazionale delle riforme e il documento di economia e finanza abbiamo fatto un lavoro cospicuo - ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - e abbiamo adempiuto così ad un impegno preso nei confronti dell'Europa". 

Tremonti ha fatto alcuni cenni ai contenuti del Piano nazionale delle riforme, indicando tra le priorità riforma fiscale, meridione che "essendo una questione nazionale, ha bisogno di una cabina di regia nazionale", ha sottolineato, opere pubbliche, ricerca e sviluppo, turismo, meccanismi di deflazione e semplificazione del processo civile. 

Tremonti ha anche citato "norme su lavoro e agricoltura". Alla conferenza stampa ha partecipato anche il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli che si è detto certo che con l'azione che il Governo sta portando avanti "faremo sentire qualcuno meno solo", riferendosi alle recenti dichiarazioni del presidente della Confindustria Emma Marcegaglia. Calderoli ha anche annunciato l'approvazione di un provvedimento che proroga il termine della delega sul federalismo fiscale.