La tecnologia per aumentare le rese, stabilizzare il livello dell'offerta e diventare parte della "rete di sicurezza" europea contro l'instabilità dei mercati delle commodities agricole. L'ipotesi è contenuta in uno studio di OPERA, il think tank agricolo dell'Università del Sacro Cuore di Milano.

Il paper dal titolo 'Un sistema di stabilizzazione per il mercato agricolo – quali strumenti nella nuova Pac' è stato presentato a Bruxelles nell'ambito del Forum per il futuro dell'Agricoltura organizzato da Syngenta.

Secondo OPERA la stabilizzazione dei mercati e la mitigazione degli effetti dell'instabilità sui redditi degli agricoltori, costituisce un obiettivo prioritario della politica agricola del futuro.
La Pac dopo il 2013 deve aumentare l'efficacia, ma soprattutto la flessibilità degli strumenti già attivi (aiuti all'ammasso privato, aiuti di stato, intervento sui mercati), e sviluppare in modo più deciso e efficiente strumenti di gestione del rischio come i futures, i contratti a lungo termine, le assicurazioni sul reddito, i fondi comuni di investimento.

Ma l'elemento nuovo delle proposte del paper di OPERA è proprio l'insistenza sull'elemento tecnologico che può essere, si legge nel documento, "nella gestione del rischio associato alla produzione. Tecnologie efficienti contro le malattie delle colture possono dare un contributo a ridurre la volatilità delle rese. La minaccia rappresentata dai cambiamenti climatici rende ancora più urgente sfruttare il contributo delle tecnologie nella produzione e la gestione dei raccolti. In una prospettiva a lungo termine – continua il documentogli sviluppi nei mercati sono sempre stati influenzati dall'innovazione. Perciò è importante che il potenziale di innovazione sia tenuto da conto quando si considerano le condizioni per una stabilità dell'offerta".

"Innovazione, competitività, ricerca e sviluppo devono essere legati, complementari e prioritari nella nuova Pac", ha ribadito nel suo intervento Tasso Haniotis, direttore della Dg Agri. Per realizzare questi obiettivi però, ha sottolineato il funzionario europeo, va intensificata la cooperazione tra il settore pubblico e quello privato.