L’impresa agricola, pur essendo molto spesso piccola, è assoggettata agli adempimenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il più delle volte è l’imprenditore stesso, datore di lavoro a svolgere direttamente i compiti del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).
La formazione che devono avere gli imprenditori agricoli datori di lavoro che vogliono assumere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione e di primo soccorso, nonché di prevenzione incendi ed evacuazione, è regolata dall’art. 34 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modifiche e integrazioni.
S può svolgere direttamente il ruolo di RSPP dopo la frequentazione ai corsi di formazione, di durata minima di 16 ore e massima di 48 ore, adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative.

Per qualunque caso, si intende per datore di lavoro dell’impresa agricola il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali ed è dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa.

Il legislatore ha comunque posto dei limiti a tale funzione, infatti è necessario “calcolare” il numero dei lavoratori presenti nell’azienda, entro il quale è possibile svolgere il ruolo diretto di RSPP.
Il d.lgs 106/2009 entrato in vigore il 20 agosto 2009, ha apportato sostanziali correzioni e integrazioni al D. Lgs. n. n. 81 del 09/04/2008 modificando un numero considerevole di articoli (170).

Il decreto correttivo, con le modifiche introdotte al computo del numero dei lavoratori dipendenti, da la possibilità ai datori di lavoro delle aziende agricole e zootecniche di assumere direttamente l’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione fino ad un massimo di 30 lavoratori dipendenti assunti (il decreto precedente prevedeva un massimo di 10 lavoratori a tempo indeterminato).

Superato il limite di 30 lavoratori dipendenti, il datore di lavoro non può più svolgere direttamente l’incarico ma deve nominare un RSPP interno o esterno, opportunamente formato.
Anche con l’RSPP esterno il datore di lavoro, nei casi previsti, può continuare a svolgere il ruolo di addetto al primo soccorso aziendale e addetto all’antincendio e emergenze.
Il numero dei dipendenti a tempo determinato, compresi quelli stagionali, si computa per frazioni di Ula come individuate sulla base della normativa comunitaria.
Per il computo dei lavoratori, si può utilizzare la tabella sotto riportata.

Per i lavoratori autonomi del settore agricolo e i collaboratori familiari componenti l’impresa familiare Nei loro confronti il D.Lgs 81/2008 stabilisce che devono applicarsi esclusivamente le disposizioni dell’art. 21, che prevede l’obbligo di:
- utilizzare attrezzature conformi alle disposizioni del titolo III (uso delle attrezzature di lavoro)
le quali attrezzature di lavoro devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e
regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto;
- proteggersi con D.P.I. adeguati e conformi alle disposizioni specifiche;

Inoltre con spese a proprio carico, gli stessi lavoratori autonomi “hanno facoltà” di:
- beneficiare della sorveglianza sanitaria
- partecipare a corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Tali facoltà potrebbero diventare obblighi qualora richiesti dalle Regioni.
Le stesse disposizioni valgono per il coniuge, i parenti entro il 3° grado e gli affini entro il 2° grado, considerati collaboratori dell’imprenditore.
Diversamente: se l’imprenditore instaura con un familiare un effettivo rapporto di lavoro subordinato; in tal caso si ricade nella situazione di obbligo di applicazione integrale del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni.
 

Tipologia

Numero dipendenti

ULA

Dipendenti occupati a tempo pieno per tutto l’anno preso in considerazione

20

20

Dipendenti occupati a tempo pieno per un periodo inferiore all’anno preso in considerazione

1 per nove mesi

10 per quattro mesi

0,75 (1)

3,33 (2)

Dipendenti occupati part-time (il cui contratto prevede l’effettuazione del 50% delle ore) per tutto l’anno preso in considerazione

6

3 (3)

Dipendenti occupati part-time (il cui contratto prevede l’effettuazione del 50% delle ore) per un periodo inferiore all’anno preso in considerazione

2 per nove mesi

0,75 (4)

 

 

(1) - 1 X 0,75 (nove dodicesimi) = 0,75 ULA
(2) - 10 X 0,333 (quattro dodicesimi) = 3,33 ULA
(3) - 0,5 X 6 X 1(dodici dodicesimi) = 3 ULA
(4) - 0,5 X 2 X 0,75 (nove dodicesimi) = 0,75 ULA

 

CHECK LIST CON SANZIONI

Inadempimento

Articolo di sanzione

Sanzione

Mancata nomina del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione

 

 

Svolgimento diretto del ruolo di RSPP da parte del datore senza aver fatto la formazione obbligatoria

 

 

Art. 55 c lett.a)  b)

 

 

Art. 55 c lett. a) b) c)

 

Arresto da tre a sei mesi o ammenda

da € 2.500 a € 6.400.

 

 

Arresto da tre a sei mesi o ammenda

da € 2.500 a € 6.400.

 

 

 

Rubrica dedicata alla sicurezza sul lavoro in agricolturaAlfonso Germinario

Sicurezza sul lavoro in agricoltura

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 Sicurezza sul lavoro in agricoltura - Alfonso Germinario