"Ritengo positivo che tra gli interventi in agricoltura del Piano per il Sud vi sia il rilancio del sistema consortile, a patto che questo sia fondato sulle originarie finalità di sostegno della produzione agricola e della sua commercializzazione, attraverso una funzionale fornitura di beni e servizi e senza, quindi, creare terreno fertile per interessi particolari che nulla hanno a che fare con il settore agricolo. Va bene anche il consolidamento e la diffusione dello strumento dei Confidi e in generale l'obiettivo di rendere il credito accessibile e sono apprezzabili gli intenti a favore dei giovani e di una rinnovata spinta alla contrattazione di filiera". Lo ha detto il presidente della Copagri, Franco Verrascina, commentando l'approvazione in Consiglio dei ministri del Piano per il Sud.

"Si tratta ora di entrare nel dettaglio - ha aggiunto Verrascina - e capire quali sono le risorse destinate al 'Pacchetto agricolo' e quale può essere l'effettivo impatto strategico delle misure previste. Certo è che un qualsiasi Piano di sviluppo non può essere avulso dalla realtà territoriale verso la quale è orientato, ma casomai considerarla come obiettivo centrale e il sud è fatto di aree rurali e agricoltura cui sono legate gran parte delle potenzialità turistiche. sottolineo l'esigenza di un efficace impegno sul fronte della leva creditizia - ha detto ancora il presidente della Copagri - perché è in caduta libera il numero delle aziende che investono in innovazione a causa delle note difficoltà finanziarie".

Flai-Cgil: 'Piano per il Sud: un elenco di parole vuote'

"La parte del Piano per il Sud che riguarda il settore agricolo è solo un elenco di parole vuote e non rappresenta, certo, la base di partenza per il rilancio di un comparto a cui il Governo sta costantemente sottraendo risorse. In questo modo l'esecutivo cerca, quindi, di spostare l'attenzione dalle sue mancanze nei confronti dell'agricoltura e della forestazione italiana presentando un Piano che, ad una prima lettura, sa tanto di operazione mediatica ed elettorale. Rispetto alle problematiche connesse all'agricoltura del Sud il Governo dovrebbe, piuttosto, lavorare per elaborare in tempi rapidi una posizione chiara e condivisa su un delicatissimo tema come quello della riforma della Pac, in previsione di un negoziato con la Commissione europea che rischia di concludersi con un ingente taglio di risorse per il nostro Paese e, quindi, anche per le regioni del Mezzogiorno". Lo ha dichiarato Gino Rotella segretario nazionale della Flai-Cgil

Confeuro: 'Serve chiarezza sulla ripartizione dei fondi e lotta alla criminalità'

La Confeuro vede positivamente il via libera al Piano per il Sud, ma esterna preoccupazione per la corretta gestione degli 80 miliardi di euro messi a disposizione e richiede maggiore chiarezza sugli interventi legati all'agricoltura. 

"La dispersione e la mala gestione dei fondi - dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso - sono due piaghe del nostro Paese, che soprattutto al Sud hanno sempre generato danni gravissimi e attutito ogni tentativo di rilancio economico. Non possiamo ignorare - continua Tiso - che ad attendere con ansia la partenza del Piano per il Sud non ci sono soltanto cittadini onesti e imprese con l'acqua alla gola, corrose dalla crisi, ma anche il vasto esercito della criminalità organizzata, che ha già l'acquolina in bocca. In questo senso - aggiunge il presidente nazionale Confero - lo Stato dovrebbe garantire un organismo di gestione trasparente, solido e super partes, compito senza dubbio reso più difficile dalla paralisi governativa che insidia il Paese".