“Siamo sicuramente dalla parte di chi ha subito i danni e non mancheremo certo di chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale attraverso la segreteria regionale dei lavori pubblici, allo scopo di attivare le procedure previste dalla normativa vigente. Ma dobbiamo essere onesti: per la scarsità di risorse a livello nazionale, è lecito attendersi che gli indennizzi saranno poca cosa rispetto al reale valore dei danni causati dal maltempo e dalle trombe d’aria. Una soluzione c’è, ed è quella delle assicurazioni. In tal senso le aziende agricole già oggi possono attingere al fondo di solidarietà nazionale per abbattere i costi delle polizze”.

La precisazione è dell’assessore veneto all’agricoltura Franco Manzato, in riferimento agli eventi calamitosi verificatisi nei giorni scorsi e che hanno provocato ingenti danneggiamenti alle colture e strutture agricole in diverse aree della nostra regione e per i quali sono in corso accertamenti da parte dei tecnici degli ispettorati. 

“Questi sopralluoghi – continua l’assessore Manzato – hanno la finalità di rilevare l’entità dei danni proprio in relazione al trasferimento al sistema assicurativo di gran parte dell’intervento pubblico di soccorso per le avversità atmosferiche in agricoltura”. 

Tra le garanzie soggette a copertura assicurativa sono contemplati anche i danni da attribuire all’eccesso di pioggia, alluvione, grandine, trombe d’aria che sono esclusi dalla possibilità di usufruire di interventi compensativi da attuare con le risorse di cui al Fondo di solidarietà nazionale. Tra le strutture agricole risultano invece non ammissibili all’assicurazione agevolata le abitazioni, le stalle, i fienili e le relative scorte, per le quali sono in corso i sopralluoghi da parte dei tecnici regionali, al fine di accertare la possibilità di indennizzare i danni attraverso le risorse che saranno messe a disposizione dallo Stato.