di Fausto Cantarelli
Nei tempi prossimi, anche le piccole e medie imprese non potranno fare a meno della ricerca scientifica, per potersi occupare anche di alimenti nuovi da affiancare ai prodotti alimentari della cultura e della tradizione che sono destinati ad assegnare ancora l'identità al territorio che li hanno prodotti per primo e mantenuti nel tempo.
La nuova produzione deriverà dalla opportunità di portare avanti le innovazioni che la moderna civiltà sta mettendo a punto a seguito del cambio delle aspirazioni della gente e a modifica di alcune abitudini, anche in conseguenza del ridimensionamento del profitto e della maggiore spinta a favore della qualità della vita.
Negli ultimi due secoli e, con particolare intensità, dopo l'ultimo conflitto mondiale, la ricerca del profitto è stata intensificata, permettendo agli Usa di raggiungere, in poco tempo, la leadership dell'economia e del dollaro nel mondo.
Nei primi anni di questo secolo e di questo millennio, l'umanità, colta dalla preoccupazione per il proprio futuro a causa dell'eccessiva densità di popolazione e del degrado ambientale, ha iniziato a invertire i propri comportamenti, rallentando la spinta al profitto a favore di una maggiore attenzione per la qualità della vita, dell'ambiente e di altre variabili,in precedenza trascurate, come storia, arte, cultura, antropologia ecc., assurte, in breve tempo, a motivi di modernità.
Il nuovo modo di concepire la propria esistenza e le nuove aspirazioni imporranno anche alle piccole imprese alimentari di incidere sensibilmente sulla concorrenza, provocando il progressivo imporsi di nuovi assetti dell'economia, che non potranno più essere gli stessi del passato. Pertanto anche la piccola e media impresa alimentare dipenderanno più di quanto non sia avvenuto nel passato, dalla ricerca. Non è casuale, a questo punto, la convenzione di Federalimentare e della Conferenza dei Rettori delle Università italiane che ha istituito la Italian technology Plaform on Food for Life che va adaggiungersi alle molte altre iniziative in corso in Italia, in Europa e nel mondo, come i parchi scientifici ecc.
Nello stesso tempo, a cominciare dagli anni Sessanta del secolo scorso, si è diffuso nel mondo il turismo internazionale, divenuto oggi, con quasi un miliardo di spostamenti all'anno, l'attività più importante al mondo per reddito e occupazione, Questa concomitanza sposta sempre più il mercato verso il territorio piuttosto che i prodotti, dando origine a nuove strategie commerciali e riconsegnando al territorio un ruolo di primo piano, molto vicino a quello rivestito nell'antichità.
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