“Ormai questi eventi calamitosi giungono con una micidiale puntualità e non possiamo più permetterci annate come questa: alcune aziende hanno perduto oltre il 70% di duroni e ciliegie”.
“Stiamo sollecitando le istituzioni affinché venga dichiarato lo stato di calamità naturale per i danni che grandine e pioggia hanno arrecato alla frutta rossa nel comprensorio vignolese - e in altre aree della provincia - e auspichiamo al più presto un nuovo progetto che sostenga le imprese nel tutelare le produzioni con sistemi di protezione attiva”.
Lo chiede la Cia di Modena sottolineando che oramai questi eventi calamitosi giungono con una micidiale puntualità “e non possiamo più permetterci annate come questa: alcune aziende frutticole hanno perduto oltre il 70% di duroni e ciliegie”.

Il comprensorio della ciliegia tipica di Vignola è quindi tra i più colpiti dalle piogge dei giorni scorsi che hanno scaricato a terra oltre 80 millimetri di acqua in sole 48 ore. In questo periodo, dove sono giunte a maturazione le principali varietà di duroni, il clima umido e le piogge hanno compromesso la tenuta dei frutti ormai non più commercializzabili.

“Se sommiamo questa situazione ai danni arrecati dalla grandine - accompagnata con forti raffiche di vento del 3 e del 13 giugno scorso, a nostro giudizio ci sono le condizioni di legge per avviare le procedure a sostegno dei produttori”.
Lo stato di calamità, se concesso, consente sgravi fiscali alle aziende colpite. “Certo non compenseranno il disagio subito – annota la Cia - ma almeno porterà un po’ di sollievo alle imprese. Occorre poi pensare ad una procedura che porti le aziende a percorsi di ristrutturazione aziendale per la difesa attiva dei raccolti, ovvero progetti e azioni di sostegno mirate per agevolare investimenti in coperture antipioggia e antigrandine: solo in questo modo – conclude – i produttori potranno garantire con regolarità la produzione”.