"Occorre realizzare con urgenza un progetto ponte che attraverso un prezzo bietola sostenibile consenta al settore di traguardare la scadenza della vigente regolamentazione comunitaria per il comparto bieticolo saccarifero, prevista per il 2013, assicurando ad esso una solida prospettiva per gli anni successivi". E' questa la proposta del Cnb-Consorzio nazionale bieticoltori, illustrata alla 48° assemblea annuale che, ad Alseno, ha riunito delegati dell'organizzazione e rappresentanti delle istituzioni, dell'industria saccarifera e del mondo agricolo.

"Con la prossima ed ormai imminente campagna termina il periodo transitorio della vigente Ocm zucchero varata nel 2005 - ha ricordato nella sua relazione il presidente del Cnb, Alessandro Mincone - e con esso si esauriscono gli aiuti previsti, determinando un vero e proprio crollo dell'attuale prezzo bietole. Per traghettare il settore bieticolo saccarifero oltre il 2010, occorre quindi costruire da subito un prezzo bietola sostenibile che costituisce l'elemento fondamentale del progetto ponte. Esso - ha aggiunto il presidente Mincone - può essere conseguito seguendo due possibili percorsi: chiedendo in ambito europeo una proroga per l'erogazione degli aiuti comunitari e nazionali accoppiati, ponendo in essere nel contempo un articolato progetto di filiera che veda tutti i soggetti impegnati a far la propria parte: i bieticoltori accollandosi un piccolo sacrificio in termini di contenimento dell'attuale prezzo bietola; le industrie saccarifere integrando con proprie risorse il prezzo base. Il governo nazionale con specifici stanziamenti che peraltro sarebbero meno onerosi rispetto a quelli del quinquennio 2005-2010; le regioni nelle quali si coltivano bietole, adottando azioni compatibili con i Psr, ad esempio con misure in campo agroambientali". 

La proposta del Cnb ha trovato unanime consenso tra i convenuti, che hanno accolto favorevolmente anche la proposta dell'immediata costituzione di un tavolo bieticolo-saccarifero nazionale, composto da associazioni bieticole, industrie saccarifere, organizzazioni professionali, governo e regioni interessate, per avviare il confronto con il Mipaaf sulle diverse questioni, a cominciare dalla mancata erogazione degli aiuti nazionali già previsti e dovuti per il biennio 2009/2010, ma soprattutto sulle azioni di prospettiva.