“Siamo estremamente delusi dal comportamento della Commissione europea che sta dimostrando una chiusura totale ad un confronto reale ed autentico per un settore che più di altri mantiene occupazione in un momento così difficile per l’economia dell’Europa”.
Così il presidente del settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative, Davide Vernocchi, alla tavola rotonda sul futuro della Pac che si è tenuta nei giorni scorsi a Perpignan nell’ambito di Medfel, il Salone internazionale della filiera ortofrutticola dell’Euromediterraneo in Francia.
“Troviamo inaccettabile – ha spiegato Vernocchiche la Commissione stia rimettendo in discussione aspetti fondamentali dell’organizzazione comune di mercato ortofrutta, con scelte che penalizzano fortemente i produttori ortofrutticoli europei”.

Il riferimento è alla proposta della Commissione di modificare il sistema di sostegno comunitario escludendo dal calcolo per l’aiuto il fatturato di quelle organizzazioni che fanno trasformazione (in primis pomodoro da industria) o che commercializzano prodotti di quarta gamma.

“Si tratta di misure – ha proseguito Vernocchi - che difendono gli interessi delle potenti lobby delle industrie private e degli agricoltori del Nord-Europa, a scapito dei produttori e delle cooperative agricole del bacino mediterraneo, che pure stanno facendo la loro battaglia per valorizzare il prodotto dei loro soci e renderne identificabile l’origine, cosa che invece le industrie private non fanno”.
Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Jean-Michel Delannoy di Felcoop (Francia) e José Antonio Plaza della spagnola Cooperativas Agro-Alimentarias.

Nell'ambito della tavola rotonda, le cooperative dei principali hanno accolto positivamente la posizione Copa-Cogeca sul ruolo fondamentale delle Op per il mantenimento e lo sviluppo della filiera ortofrutticola e analizzato il futuro della politica agricola dopo il 2013.
Erano presenti i rappresentanti di Felcoop, Jean-Michel Delannoy (per la Francia), di Confcooperative-Fedagri, Davide Vernocchi (per l’Italia) e di Cooperativas Agro-Alimentarias, José Antonio Plaza (per la Spagna).

I presidenti hanno insistito sul ruolo delle Op come strumento necessario per concentrare l’offerta e valorizzare i prodotti al fine di rispondere alle esigenze del consumatore e migliorare il reddito dei produttori. Le cooperative hanno evidenziato come l’attuale sistema di sostegno, basato su di un cofinanziamento dei programmi operativi, debba essere mantenuto anche dopo il 2013 .
Le conclusioni hanno coinciso con le recenti dichiarazioni della Commissione europea, del Consiglio dei ministri, del Parlamento europeo, che hanno insistito sulla centralità delle Op come strumento di rafforzamento del potere di mercato dei produttori di fronte ad una distribuzione sempre più concentrata.

Quanto alla discussione in corso al Comitato di gestione sulla definizione del valore della produzione commercializzata (elemento che determina gli aiuti alle Op ortofrutticole), i presidenti si sono dichiarati estremamente preoccupati, denunciando come dietro una discussione di carattere tecnico, si nasconda la rimessa in discussione di aspetti fondamentali dell’Ocm ortofrutta. Se tale modifica dovesse essere adottata, implicherebbe una diminuzione del bilancio già modesto destinato al settore (3,5 % del bilancio agricola nonostante esso rappresenti il 17% del fatturato complessivo in agricoltura) proprio in una fase di crisi senza precedenti.

Le organizzazioni firmatarie del comunicato rappresentano il settore cooperativo dei tre principali paesi produttori ortofrutticoli dell’Ue: Francia, Italia e Spagna, la cui produzione commercializzata complessiva raggiunge il 76% della frutta e il 64% degli ortaggi.