Il reddito reale per occupato in agricoltura è aumentato nel 2008 del 2,1% rispetto all’anno precedente, ma la situazione del settore non è affatto positiva. Oggi, il  è inferiore in media del 18,5% rispetto al 2000 e poi nell’ultima parte dell’anno i prezzi all’origine hanno subito un quasi generalizzato arretramento, a reddito dell’agricoltore italianofronte di costi per i mezzi tecnici che si mantengono elevati.
Il giudizio deriva da una analisi eseguita dall’Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere che ha fatto un bilancio dell’annata agraria 2008, utilizzando i risultati delle prime elaborazioni ufficiali fornite da Eurostat e da Inea ed in più ha raccolto il parere della propria rete di operatori economici rappresentativa dei diversi comparti di attività.
 
Il 18 dicembre, Eurostat ha pubblicato una prima stima sul reddito reale in agricoltura nel 2008. A livello europeo il reddito reale per occupato è diminuito del 4,3%, ma in Italia la situazione è completamente diversa, poiché, sulla base dei risultati provvisori, si sarebbe registrato un aumento del 2,1%. Anche i dati Inea confermano questa tendenza, con un aumento del valore della produzione agricola a prezzi reali del 2,3% ed un incremento del valore aggiunto del 4,4%.
I risultati sono ancora provvisori. Eurostat ha promesso che, entro l’inizio della prossima primavera, ci sarà un secondo ciclo di elaborazioni che sarà sicuramente più attendibile. Si deve considerare infatti che il compito di elaborare delle previsioni sulla congiuntura agricola 2008 è reso difficoltoso da due fattori: la forte volatilità dei prezzi che c’è stata nel corso dell’anno e il progressivo calo delle quotazioni durante gli ultimi mesi.
 
L’Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere mette in evidenza anche alcuni risultati decisamente negativi, come l’aumento dei prezzi dei fattori produttivi in agricoltura. A tele riguardo, Eurostat ha calcolato che, a livello europeo, i fertilizzanti sono aumentati del 52,8%, l’energia del 13,6% e gli alimenti zootecnici del 10,8%.
A questi dati si devono aggiungere la progressiva perdita di reddito che gli agricoltori hanno subito dal 2000 ad oggi (meno 18,5%) e il fenomeno della contrazione del numero di occupati nel settore agricolo, che avrebbe perso l’1,7% di forza lavoro nel corso del 2008, secondo l’Inea.
Il bilancio più dettagliato sui risultati dell’annata agraria 2008 sarà fatto nel corso della prossima edizione di Vegetalia, in programma a Cremona dal 30 gennaio all’1 febbraio 2009, con la partecipazione di tutti i protagonisti del settore, dagli operatori economici ai rappresentanti politici e sindacali, per tracciare una linea d’azione che consenta alle imprese italiane di superare la crisi.