Nel primo anno di applicazione della riforma della Pac, la produzione di pomodoro da industria in Italia non ha subito alcun contraccolpo in termini di superficie coltivata e di produzione ottenuta.
E' quanto emerge dai primi dati messi a disposizione dalla Commissione europea ed elaborati dall'Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere che ha eseguito una analisi del settore alla vigilia di Vegetalia, la rassegna della nuova agricoltura che si terrà a Cremona tra il 29 gennaio ed il primo febbraio prossimi, e che vedrà una nuova edizione de "Il Pomodoro colto", l'appuntamento più importante a livello nazionale per il settore organizzato in collaborazione con Aita - Associazione italiana tecnologia alimentare. Nel 2008, la superficie coltivata a livello nazionale è aumentata dell'8% rispetto all'anno precedente, superando la soglia di 68.000 ettari.
 
Le prime indicazioni fornite dalla Commissione europea, e riprese dall'Osservatorio, parlano di una produzione complessiva di pomodoro da industria di 4,7 milioni di tonnellate, in aumento dell'1,2% rispetto al 2007.
Questi dati confermano che la riforma della Pac, con la fase transitoria triennale, durante la quale convivono i due regimi di aiuto del disaccoppiamento e degli aiuti specifici alla produzione, non ha intaccato il sistema dell'offerta. La produzione ha tenuto anche grazie ai buoni prezzi proposti ai coltivatori in sede di contrattazione, risultati più elevati rispetto alla media degli anni precedenti. Nel corso del 2008, il prezzo del pomodoro da industria è aumentato di circa il 60% e ciò è avvenuto sia in Italia che in Spagna, che è il secondo Paese produttore a livello Ue.
Gli auspici degli operatori è ora di mantenere in futuro le buone performance del 2008 e consolidare il sistema produttivo della trasformazione industriale del pomodoro che vede l'Italia leader a livello europeo ed internazionale.
 
Dal 2003 al 2007, l'Italia ha prodotto mediamente 6,5 milioni di tonnellate di pomodoro (pomodoro da industria + pomodoro fresco), pari al 38% dell'intera produzione dell'Ue a 27 Paesi membri. Di questi, 5,2 milioni di tonnellate sono destinati alla trasformazione (il 53% del volume trasformato dall'intera Ue) e 1,3 milioni di tonnellate di pomodoro per il consumo fresco.
In questo segmento di mercato l'Italia gioca un ruolo meno importante, rappresentando soltanto il 19% dell'intera offerta europea. La superficie mediamente coltivata a pomodoro a livello nazionale si attesta negli ultimi anni attorno a 100.000 ettari, di cui poco più di 70.000 impegnati per la destinazione industriale e 31.000 ettari per il consumo allo stato fresco.