Nel corso della Conferenza straordinaria dei Paesi membri della Fao, è stato approvato un Piano d’azione immediata triennale da 42,6 milioni di dollari, per consentire all’agenzia specializzata Onu, creata 63 anni fa, di intraprendere una “riforma con crescita”, secondo quanto raccomandato dal Rapporto di valutazione esterna indipendente (Iee, Independent external evaluation), stilato l’anno scorso.
Secondo il Piano, circa metà dei fondi – 21,8 milioni di dollari – verrà impiegata l’anno prossimo dalla Faoper rafforzare la propria governance, accrescere l’efficienza tramite uno snellimento amministrativo e concentrarsi più strettamente sui suoi obiettivi e funzioni chiave.
Il piano “offre una solida e realistica base alla Faoper accrescere in maniera significativa la propria rilevanza internazionale, così come la propria efficienza ed efficacia al servizio di tutti i suoi Membri”, afferma la dichiarazione finale della Conferenza.
Esso consentirà di affrontare con migliori strumenti le sfide cruciali cui si trova di fronte, tra cui la riduzione della fame e della povertà, l’aumento dei prezzi alimentari, il cambiamento climatico, le bio-energie, e l’impatto dell’attuale crisi finanziaria sull’agricoltura.
 
“Questo piano rappresenta una road-map ambiziosa per una riforma della Fao”, ha dichiarato il direttore generale Jacques Diouf alla Conferenza all’inizio di questa settimana. Per soddisfare le aspettative dei membri “dobbiamo creare una nuova Fao”, ha detto, aggiungendo che ci sarà “una revisione radicale”.
Tale revisione comprenderà una riforma delle procedure finanziarie e una riorganizzazione delle strutture sia nella sede centrale che nelle sedi locali e comporterà cambiamenti nelle gerarchie e nella gestione delle risorse umane”.
I 120 posti di direttore dell’Agenzia verranno ridotti di un terzo nell’arco dei prossimi tre anni, risparmiando così 17,4 milioni di dollari da reinvestire in programmi di assistenza tecnica. La maggior parte dei 42,6 milioni di dollari stanziati da ora fino al 2011 verrà spesa per migliorare sistemi e programmi e per realizzare una ristrutturazione dell’organizzazione insieme ad un vero e proprio cambiamento culturale.

Nel suo discorso alla Conferenza, Diouf ha auspicato l’adozione di un nuovo modo di gestire il problema della sicurezza alimentare mondiale e la realizzazione di un sistema di commercio equo e libero, che consenta ai contadini nei paesi in via di sviluppo così come in quelli sviluppati di guadagnarsi una vita dignitosa.
Diouf ha proposto un vertice per l’inizio dell’anno prossimo, per cominciare a modificare il sitema attuale che “genera l’insicurezza alimentare globale”. Il vertice dovrebbe anche riuscire a trovare 30 miliardi di dollari all’anno per aumentare la produzione alimentare nei paesi in via di sviluppo tramite investimenti in infrastrutture e miglioramenti della produttività.