“Innovazione, ricerca e tecnologia sono i punti di forza del comparto delle macchine agricole, un settore legato a filo doppio all’economia reale del quale non possiamo fare a meno: un’economia evoluta ha bisogno di un’agricoltura evoluta”.
Queste le parole del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ad Eima, il Salone Internazionale delle macchine agricole.
 
“Questo – ha detto Zaia - è un settore che ha saputo investire in tecnologia e innovazione, progettando macchinari sempre più rispettosi dell’ambiente e capaci di garantire sicurezza a chi lavora in agricoltura”. In questo comparto – ha aggiunto - si distinguono i produttori veneti, insieme a quelli emiliani e lombardi: il vero motore di un settore che sa garantire un importate contributo anche all’immagine dell’Italia all’estero”.
Dai macchinari agricoli alle agroenergie, che per Zaia sono parte della “terza rivoluzione industriale perché è l’agricoltura che produce energia, un aspetto, questo, che rivoluziona il nostro modo di pensare e contribuisce a dare alle imprese agricole un ruolo di primo piano nelle strategie di sviluppo del nostro futuro”.
 
Sul fronte del mercato dei cereali, Zaia ha ribadito la necessità di reintrodurre i dazi: “Siamo stati il Paese che ha chiesto i dazi sui cereali per difendere gli agricoltori, che lo scorso anno vendevano il mais a 23 euro al quintale, mentre oggi assistono ad un crollo del prezzo, sceso fino a 9 euro. Da parte nostra continueremo a lavorare per tutelare gli agricoltori: occorre restituire reddito e dignità a chi lavora la terra, garantendo allo stesso tempo prezzi equi ai consumatori”.
E proprio sul fronte del caro prezzi, il titolare del dicastero di via XX Settembre ha ricordato che “l’aumento del costo della pasta è legato a più di un fattore, ma che i consumatori hanno gli strumenti per rompere questa catena scegliendo prodotti del territorio, che garantiscono convenienza, qualità e sicurezza”.
 

 

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