Se il maltempo dei giorni scorsi mette a rischio la vendemmia e le colture frutticole di alcune aree particolarmente colpite dai fortunali, dall’altra parte dell’Oceano pare non andare meglio. Delle bizzarrie di questa strana stagione meteorologica si sono puntualmente occupati i giornali di questa settimana e mentre “Il Sole 24 Ore” del 14 giugno ha lanciato i primi allarmi sui prossimi raccolti di uva, “Borsa e Finanza” dello stesso giorno ha informato i suoi lettori sul maltempo che si è abbattuto anche sugli States. Gravi le conseguenze sui prossimi raccolti di mais che porteranno i prezzi ad alzarsi ancora di più. Un allarme lanciato anche da “Finanza e Mercati” del 17 giugno, tanto per rimarcare le difficoltà che gli agricoltori devono prepararsi ad affrontare, come se non bastassero quelle già in atto.
E' tempo di crisi
Sui problemi che stanno affrontando gli agricoltori si sono soffermati molti quotidiani questa settimana, chi intervistando il ministro Zaia (definito da “Italia Oggi” del 14 giugno il “pronto soccorso dell’agricoltura italiana”), chi ricordando che anche i concimi si preparano ad alzare il prezzo. Un’altra batosta per l’agricoltura italiana, come sottolinea Francesca Cavini su “La Nazione” del 17 giugno, e che va ad aggiungersi all’aumento del prezzo del petrolio e del grano che mette a dura prova le potenzialità di crescita dell’economia mondiale come descrive Andrea Fiano su “MF” dello stesso giorno. E sul tema del petrolio interviene anche il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, dalle colonne de “Il Tempo”del 7 giugno. L’aumento dei costi dell’energia, sottolinea Vecchioni nell'articlo, si ripercuoteranno sulle aziende agricole provocando danni per almeno 300 milioni. Indispensabile allora percorrere la strada del risparmio energetico e dello sviluppo delle risorse rinnovabili, e fra queste in particolare l’utilizzo delle biomasse.
La settimana del bio
A proposito di “bio”, ha invece sorpreso la freddezza con la quale i giornali hanno accolto la kermesse modenese di Ifoam che ai temi delle produzioni biologiche ha dedicato un incontro internazionale che si è protratto dal 16 al 20 giugno, richiamando una folla di interessati a questo argomento. A dare notizia dell’avvenimento pochi giornali, come detto, fra i quali “Italia Oggi” del 18 giugno e “Nova”, il dorso de Il sole 24 Ore, che ha ospitato un interessante articolo di Roberto La Pira, al quale va riconosciuto di avere su questi argomenti un approccio corretto, senza posizioni preconcette.
Ma proprio nella settimana del “bio” si sono fatti notare alcuni articoli che hanno tessuto le lodi degli Ogm, come nel caso de “Il Giornale” del 18 giugno che titola: “Gli ogm? Non possiamo farne a meno”. E chi ha timore che si perdano sapori e profumi del presente (e del passato) può stare tranquillo. E’ sempre “Il Giornale”, ma del giorno successivo, il 19 giugno, che ci informa sulla possibilità di “archiviare” e conservare il dna dei prodotti tipici grazie ai recenti studi sul genoma.
Il Brunello ancora protagonista
Fra i tanti argomenti della settimana non poteva mancare il Brunello, ormai ospite fisso delle colonne dei nostri giornali. Ha iniziato “Il Sole 24 Ore” del 15 giugno denunciando la presenza di vigneti fantasma del celebre vitigno. I rilievi aerei, infatti, avrebbero accertato una superficie coltivata inferiore a quella dichiarata. Una denuncia che non poteva cadere nel vuoto e infatti a fine settimana ecco arrivare la notizia, riportata anche questa da “Il Sole 24 Ore” del 19 giugno, del blocco delle importazioni da parte degli Usa.
Latte e suini
I giornali non si sono nemmeno dimenticati della crisi dei suini, complice l’assemblea di Assica (l’associazione degli industriali delle carni), in occasione della quale sono state messe a punto le strategie da percorre per rimettere in sesto il settore. Al primo posto la necessità di fare gioco di squadra fra tutti i protagonisti della filiera altrimenti “non c’è futuro per il settore”, come ricorda “La Provincia” di Cremona del 15 giugno. Giochi fermi invece per il latte, in attesa di definire il prezzo in Lombardia, appuntamento per il quale gli allevatori, dalle colonne de “L’Eco di Bergamo” si dichiarano pronti a riaprire il dialogo, Dal Lazio invece gli allevatori sono pronti a scendere in piazza per protestare, come ricorda “Ciociaria”, contro l’esiguità del prezzo, appena 33 centesimi di euro al litro.
Stop alle sofisticazioni
E a fine settimana si torna a parlare di sofisticazioni alimentari con una lunga intervista al ministro Zaia pubblicata su “L’espresso” in edicola il 20 giugno. Il ministro promette linea dura sugli alimenti. “Chi commette sofisticazioni – dichiara Zaia a l’Espresso – è un delinquente e va trattato come gli spacciatori di droga”.
Ed è ancora Zaia, questa volta dalle colonne de “Il Sole 24 Ore” che fa il punto sulle strategie in tema di politica agricola nella Ue e di regionalizzazione degli aiuti. Un tema questo che il ministro ha affrontato a Lecce in occasione della seconda conferenza economica della Cia (confederazione italiana degli agricoltori). Un incontro sul quale non mancheranno di soffermarsi i giornali nei prossimi giorni.