Il Direttore Generale della Fao, Jacques Diouf, ha rivolto oggi un appello alla comunità internazionale affinché intervenga con urgenza non solo per fronteggiare l'attuale emergenza alimentare mondiale ma anche per cogliere le opportunità che prezzi alimentari più alti possono offrire, ed evitare che situazioni drammatiche di questo tipo si riverifichino in futuro. In una dichiarazione pubblicata sul sito della Fao, Diouf afferma: 'Questo è il momento di rilanciare l'agricoltura, la comunità internazionale non deve perdere questa opportunità'.

Prezzi alimentari sostenuti richiedono una strategia su due fronti, da un lato l'adozione di politiche e programmi per assistere i milioni di poveri le cui condizioni di vita sono a rischio, e dall'altro promuovere misure per aiutare gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo a trarre vantaggio da questa nuova situazione.

'Occorre produrre più cibo laddove è più urgente contenere l'impatto del rialzo dei prezzi sui consumatori poveri, e allo stesso tempo potenziare la produttività e ampliare la produzione per creare reddito e maggiori opportunità d'impiego per le popolazioni rurali povere', ha affermato Diouf.

'Dobbiamo far sì che i piccoli agricoltori abbiano accesso alla terra, alle risorse idriche e a fattori produttivi come sementi e fertilizzanti; questo li metterà in grado di aumentare la produzione in risposta ai prezzi più alti, di incrementare i propri redditi e migliorare le proprie condizioni di vita, alla fine questo andrà a beneficio anche dei consumatori', ha aggiunto Diouf.

 

Il vertice Fao del prossimo giugnoFao evento Roma - Giugno 2008

Della questione dei prezzi alimentari discuteranno dal 3 al 5 giugno i leader mondiali che parteciperanno alla Conferenza ad alto livello della Fao su Sicurezza alimentare mondiale: le sfide del cambiamento climatico e la bioenergia. Tra gli oltre 30 capi di stato e di governo che hanno già assicurato la propria partecipazione vi sono il presidente francese Nicolas Sarkozy, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ed il segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon.

I prezzi alimentari sostenuti mentre aggravano l'insicurezza alimentare e fomentano disordini e tensioni sociali, rischiano di far passare in secondo piano gli aspetti di lungo periodo, ha avvertito Diouf. 

'Affinché i piccoli agricoltori e le famiglie rurali possano trarre beneficio da prezzi alimentari più alti, abbiamo bisogno di creare un ambiente politico favorevole che distenda le difficoltà che si trovano ad affrontare settore privato, agricoltori ed operatori commerciali', ha aggiunto Diouf.

'Questo significa un cambio di tendenza rispetto alla costante diminuzione di risorse pubbliche allocate allo sviluppo agricolo e rurale, ed investire di più in agricoltura', ha affermato Diouf. Gli investimenti del settore privato nell'agricoltura e dei settori collegati sarebbero disponibili se ci fossero investimenti adeguati nel pubblico.

 

Mancanza di infrastrutture

Oltre a prezzi storicamente bassi gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo hanno dovuto lottare contro molte altre difficoltà come la mancanza di infrastrutture - trasporti e comunicazioni - di accesso alla tecnologia, di servizi di divulgazione agricola e di sistemi di commercializzazione e di credito efficienti.

La mancanza di sistemi irrigui, specialmente nell'Africa sub-sahariana, è un altro dei grandi problemi da risolvere. Quando i prezzi alimentari sono cresciuti negli anni '70 molti governi asiatici hanno scelto di investire nella ricerca agricola e nei sistemi di irrigazione, e questo ha segnato la svolta decisiva per una crescita rapida della produttività che ha salvato milioni di persone dalla povertà e dalla fame, ha ricordato Diouf.

'Oggi è necessaria una risposta simile - in particolare nell'Africa sub-sahariana', ha aggiunto.

Lo scorso dicembre la Fao ha lanciato l'Iniziativa sul rialzo dei prezzi alimentari (Isfp, l'acronimo inglese), per offrire assistenza a 37 paesi a basso reddito e con deficit alimentare (LIFDCs) mediante la distribuzione di sementi e fattori produttivi per incrementare la produzione alimentare interna. La Fao ha lanciato un appello per 1.7 miliardi di dollari per l'implementazione del programma.