Negli ultimi 20 anni, la produzione mondiale di pomodoro è raddoppiata, passando da 60 a 120 milioni di tonnellate. Gli scambi commerciali sono, invece, raddoppiati in soli 10 anni: erano di 1 milione di tonnellate alla metà degli anni novanta e sono oltre 2 milioni oggi. I consumi globali crescono ad un ritmo medio del 4,5% all’anno, denotando in tal modo uno dei più elevati tassi di crescita tra i prodotti alimentari. La Cina è il Paese che ha registrato la maggiore esplosione produttiva, passando da appena 6 a 28 milioni di tonnellate, in solo un ventennio. Questi dati sono contenuti in una analisi preparata dal Centro Studi di Cremonafiere, in vista della quinta edizione di Vegetalia (22-24 febbraio), nel corso della quale si terrà l’ormai collaudato appuntamento “Il Pomodoro Colto”, un seminario tecnico-operativo che vedrà la partecipazione dei maggiori esperti internazionali del settore e che servirà per analizzare con occhio critico le prospettive del mercato. La stessa UE, infatti, ha registrato un importante sviluppo, con un aumento produttivo del 60% in 20 anni. Negli ultimi anni, la produzione media europea si è attestata attorno a 16 milioni di tonnellate, facendo diventare l’Europa un esportatore netto che occupa la sesta posizione a livello mondiale nella lista dei Paesi fornitori, contro la sua posizione di grande importatore fino agli anni Ottanta. L’Italia è il primo paese europeo produttore di pomodoro, con una offerta annua superore a 7 milioni d tonnellate. In particolare, il nostro Paese è leader indiscusso nel segmento del pomodoro da industria, con oltre la metà della produzione complessiva. Il 2008 è il primo anno di applicazione della riforma della Pac in questo settore. Tra gli operatori ci sono molte incognite sul futuro a breve e medio termine, per le incertezze che inevitabilmente riguardano la fase di transizione. Quale il futuro delle aziende agricole italiane legate a questa produzione?Dal Centro studi di Cremonafiere arrivano anche i dati medi relativi alla produzione di pomodoro nel periodo 2005-2007. Per una superficie coltivata di 70.000 ettari la produzione totale di pomodoro è stata di 7 milioni di tonnellate, di cui 4,8 milioni sono di pomodoro da industria. Per la medesima superficie, il valore della produzione a prezzi all'origine è di 1,2 miliardi di euro e l'incidenza della produzione italiana sul totale Ue del 32%. Le prime quattro province italiane per produzione di pomodoro da industria sono: Foggia con 20.000 ettari, Piacenza con 11.000 ettari, Ferrara con 5.000 ettari e Parma con 4.000 ettari. Equivalgono a 184 milioni di euro, di cui il 50% sotto forma di aiuti accoppiati alla produzione, gli aiuti europei a questo settore.
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Fonte: Cremona Fiere