E' diventato operativo un nuovo sistema multilaterale per la condivisione equa delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura. Lo ha reso noto la Fao. Nel corso degli ultimi sette mesi questo sistema ha favorito un maggiore scambio di materiale genetico rispetto al passato, con oltre 90.000 trasferimenti effettuati nell’ambito del sistema. Questo Sistema multilaterale fa parte del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, giuridicamente vincolante, entrato in vigore nel 2004 e ratificato da 115 Paesi, con il quale hanno accettato di rendere disponibili la propria diversità genetica e le informazioni relative alle colture conservate nelle banche genetiche nazionali a tutti coloro che sottoscrivono gli accordi di condivisione dei benefici. Dal 29 ottobre al 2 novembre si riuniranno presso la Fao circa 300 delegati per la seconda sessione dell’Organo direttivo del Trattato.

Una miniera per la sicurezza alimentare
“L’agricoltura mondiale è sottoposta ad un’enorme pressione affinché si produca una maggior quantità di cibo in modo sostenibile” ha affermato Shakeel Bhatti, segretario dell’Organo direttivo del Trattato. “La produzione agricola va migliorata con lo sviluppo di colture alimentari in grado di adattarsi alle sfide poste dai cambiamenti climatici, dalla desertificazione, dai parassiti e dalle malattie. Allo stesso tempo, deve essere in grado di soddisfare la domanda di una popolazione in continuo aumento che dai sei miliardi di persone attuali si prevede raggiungerà nel 2050 i nove miliardi”, ha aggiunto.
La biodiversità agricola, basilare nella produzione di cibo, è in grave declino per effetto della modernizzazione, dei cambiamenti nelle abitudini alimentari e dell’aumento di densità della popolazione. Si stima che nel secolo passato siano andati perduti all’incirca i tre quarti della diversità genetica presente nelle colture agricole, e questa erosione genetica continua. Oggi, solo 150 colture alimentano la maggior parte della popolazione mondiale, e appena 12 colture forniscono l’80 per cento dell’energia alimentare di origine vegetale, con riso, grano, mais e patate che da soli ne forniscono quasi il 60 per cento.

Pane, couscous e tortillas
Il Sistema multilaterale fornisce ad agricoltori, selezionatori e scienziati l’accesso gratuito al materiale genetico di 64 colture – colture che da sole corrispondono all’80 di cento di tutto il consumo umano – e favorisce la condivisione dei vantaggi derivanti dal loro uso commerciale. Questo materiale genetico è alla base delle nostre coltivazioni alimentari, del nostro pane, del nostro curry, e delle nostre tortillas e couscous.
Il Sistema offre l’opportunità di lavorare con i materiali conservati nelle banche genetiche, e persino con le colture che crescono sui campi, ad istituzioni scientifiche, agricoltori e selezionatori del settore privato. Agevolando la ricerca, l’innovazione e lo scambio di informazioni senza restrizioni, si riducono le lunghe e costose procedure operative dei selezionatori e nel contempo si riconoscono per la prima volta i diritti degli agricoltori.
Le collezioni delle banche genetiche mondiali più importanti, oltre 600.000 campioni, custodite dal Gruppo sulla ricerca agricola internazionale (Cgiar), sono state incluse nel sistema insieme al “Mutant Germplasm Repository" della Divisione congiunta Fao/Iaea di Vienna e ad altre collezioni.
“Nessun Paese è autosufficiente nella diversità delle colture. Solo la condivisione del materiale fitogenetico di regioni e paesi diversi ci consentirà di esplorare le caratteristiche sconosciute ed il futuro potenziale delle risorse fitogenetiche. Il Sistema multilaterale è uno strumento importante per la condivisione dei vantaggi. Tuttavia, ancora sono necessari parecchi sforzi per agevolare l’accesso alle risorse genetiche e condividere i vantaggi derivanti dal loro uso commerciale”, ha detto Bhatti.
La Conferenza di Roma discuterà temi rilevanti per il futuro del Trattato, come le strategie di finanziamento, i diritti degli agricoltori e l’uso sostenibile delle risorse.