Oltre a Marco Rosso, direttore di Agrofarma e “patron” dell’iniziativa, si sono schierati al via altri 6 appassionati: Roberto Baggio (Syngenta), Oscar Colonetti (Bayer Crop Science), Nicola Gelmetti (Oxon), Luigi Maggioni (Sipcam), Pietro Casti (Diachem) e – poteva forse mancare? – il Ciclogiornalista Donatello Sandroni (Agronotizie.it).
Il via è stato dato ad Arona alle 11:30. Poi, oltre 90 km sui monti che separano il lago Maggiore da quello d’Orta: Massino Visconti, Gignese, Santuario della Madonna del Sasso, Gozzano e poi di nuovo ad Arona, con sosta ai piedi del famoso “San Carlone”, la gigantesca statua in bronzo dedicata a San Carlo Borromeo.
La partenza non è sotto i migliori auspici, dato che inizia a piovere dopo appena 50m. Ma, indomiti, i 7 Agroatleti proseguono, venendo quindi premiati dal tempo che dopo una mezz’ora volge al bello.
Le strade sono poco trafficate, ma tappezzate di foglie e ricci di castagne, che inducono una certa prudenza in discesa. Il percorso, seppur impegnativo, è affrontato con un sano spirito da scampagnata e non mancano ovviamente i momenti goliardici, tra panini, fontanelle e foto ricordo (scattate con una fotocamera di cellulare: accontentiamoci…).
Unica macchia della giornata: uno dei partecipanti - che resterà ignoto per motivi di privacy - scivola sul bagnato nella discesa della Madonna del Sasso, misurando il terreno per qualche metro con il fondoschiena. Solo una sbucciatura però, e una ferita che forse brucia più sull’orgoglio che sulla pelle.
Si riparte quindi, ormai un po’ stanchi. L’arrivo ad Arona è verso le 16, dopo oltre 4 ore di saliscendi e di aria buona.
Io personalmente comincio già ad allenarmi, perché Marco Rosso mica scherza quando è sui pedali..
Percorso:
Arona - Meina - Corciago - Nebbiuno - Massino Visconti - Brovello Carpugnino - Gignese - Sovazza - Coiromonte - Armeno - Omegna - Nonio - Cesara - Alzo - Madonna del Sasso - Pogno - Gozzano - Briga Novarese - Invorio - Ghevio - Montrigiasco- San Carlone – Arona.
Tempo: 4h.18m.35s (incluse le soste “panino” e quelle “fisiologiche”)
Km: 92,9
Dislivello: 1650 m (tutt’altro che banale)
Media: 21,5 (..e che volevate pretendere!?)