I ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea hanno approvato oggi la proposta della Commissione di fissare a zero il tasso di ritiro obbligatorio delle superfici dalla produzione per le semine dell'autunno 2007 e della primavera 2008. La modifica viene introdotta per ovviare a una situazione sempre più difficile sul mercato dei cereali e dovrebbe condurre ad un aumento di almeno 10 milioni di tonnellate del prossimo raccolto di cereali. Nell'UE-27 il raccolto del 2006, più esiguo del previsto (265,5 milioni di tonnellate), ha avuto come conseguenza una riduzione delle scorte al termine della campagna di commercializzazione 2006/2007 e i prezzi hanno raggiunto livelli elevatissimi. Le scorte d'intervento si sono ridotte, passando da 14 milioni di tonnellate all'inizio del 2006/2007 a circa 1 milione di tonnellate attualmente. Il futuro del sistema di ritiro obbligatorio sarà discusso nel quadro del dibattito che verrà avviato il 20 novembre dalla comunicazione sulla verifica dello stato di salute" della PAC. Verrà inoltre affrontato il problema di come salvaguardare gli effetti benefici prodotti da questo sistema sull'ambiente. Fissare a zero il tasso di ritiro non significa obbligare gli agricoltori a coltivare tutte le proprie terre: essi possono continuare a metterle volontariamente a riposo e ad aderire a programmi ambientali.