La Commissione europea ha pubblicato la relazione annuale 2006 sulla tutela degli interessi finanziari delle Comunità e sulla lotta contro le frodi. Si tratta di un settore per il quale la competenza è divisa fra la Commissione e gli Stati membri. La relazione illustra i principali provvedimenti assunti nel 2006 dagli Stati membri e dalla Commissione per migliorare la prevenzione e l'azione di contrasto delle frodi. Una valutazione statistica di tutte le irregolarità comunicate alla Commissione dagli Stati membri evidenzia che il numero totale di irregolarità è cresciuto nei settori dell'agricoltura, della coesione e dei fondi preadesione, mentre è sceso nel campo delle risorse proprie e dei fondi strutturali. Nonostante ne siano state notificate oltre 12 000, resta prioritario l'obiettivo di accelerare e migliorare la segnalazione delle irregolarità.

Il vicepresidente Siim Kallas, commissario responsabile per l'Amministrazione, l'audit e la lotta antifrode, ha dichiarato: "Una buona circolazione delle informazioni tra gli Stati membri e la Commissione è fondamentale per un'efficace azione comune di lotta contro le frodi". Ha poi aggiunto: "Per questo è talmente importante che gli Stati membri comunichino tempestivamente tutti i loro sospetti. Molti lo fanno, ma alcuni possono ancora migliorare la loro collaborazione." Ed ecco la conclusione del vicepresidente Kallas: "Non vi è motivo per sottrarsi alla trasparenza: notificare un gran numero di irregolarità può costituire un ottimo indicatore della completezza ed efficacia dei controlli."
Quest'anno la relazione sulla tutela degli interessi finanziari delle Comunità e sulla lotta antifrode pone l'accento sull'analisi di rischio e sulla gestione dei rischi, sulle banche dati di interdizione e sugli strumenti di allerta precoce/denuncia di irregolarità. La relazione analizza i sistemi di allarme fondati su informatori interni negli Stati membri e presso le istituzioni europee, i quali forniscono informazioni iniziali in grado di innescare ulteriori indagini. All'altro estremo della procedura di indagine, la relazione esamina le iniziative prese per migliorare il recupero delle somme non riscosse o pagate erroneamente, nonché i meccanismi di recupero tramite compensazione vigenti negli ordinamenti nazionali. La relazione contiene poi informazioni in merito agli importi recuperati e alle correzioni finanziarie operate, in particolare qualora un pagamento non fosse stato effettuato in conformità delle norme comunitarie.

Cifre dettagliate per settore e per Paese
Nell'allegato statistico della relazione figurano cifre dettagliate per settore e per Stato membro. In materia di risorse proprie, il numero di casi di frode e di irregolarità individuati e segnalati (casi per un ammontare superiore a 10 000 euro) era sceso del 12% nel 2005, ma gli importi in questione erano saliti di oltre il 7% (da 328 milioni di euro a 353 milioni). Nel 2006, i beni per i quali si registrano le maggiori irregolarità sono televisori, tabacco e derivati, oli e grassi, e i paesi d'origine più frequenti sono la Cina, gli Stati Uniti, il Giappone, il Brasile e la Corea del Sud.

Nel campo della spesa agricola, il numero di irregolarità segnalate è salito del 3% rispetto all'anno precedente. Gli importi complessivi coinvolti nel 2006 sono scesi del 15%, attestandosi su 87 milioni di euro. Il numero più elevato di irregolarità segnalate riguarda lo sviluppo rurale, il settore bovino e gli ortofrutticoli. L'incidenza stimata delle frodi è rimasta sostanzialmente stabile. Insieme questi tre settori totalizzavano quasi il 60% del numero complessivo di irregolarità segnalate e quasi il 70% delle somme complessive in causa.
Nel settore delle misure strutturali (compreso il Fondo di coesione), il numero di irregolarità comunicate nel 2006 è sceso del 10% rispetto all'anno precedente, mentre l'incidenza finanziaria è salita del 17% e ha raggiunto, lo scorso anno, 703 milioni di euro. Come negli anni precedenti, la maggior parte delle irregolarità (circa il 75%) riguardano il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo. L'incidenza stimata della frode è in calo rispetto al 2005.
- Quanto ai fondi preadesione, il numero di irregolarità è cresciuto del 13,6%. L'impatto finanziario presunto delle irregolarità ha segnato un incremento per PHARE e SAPARD, ma una flessione per ISPA (passando da 6,9 milioni di euro nel 2005 a 1,2 milioni nel 2006). Per il 2006 l'ammontare complessivo delle irregolarità segnalate è sceso del 26%, attestandosi su 12,318 milioni di euro (contro 16,7 milioni nel 2005). L'incidenza stimata della frode è in calo rispetto al 2005.

Contesto
La legislazione comunitaria obbliga gli Stati membri a comunicare le frodi e altre irregolarità che ledono gli interessi finanziari in tutti i settori d'attività comunitaria. L'immagine che emerge dalle statistiche non è però completa, in quanto la Commissione è costretta a dipendere dalla comunicazione dei casi da parte degli Stati membri. E' necessario distinguere tra frode e irregolarità: per frode si intende un'irregolarità commessa intenzionalmente, che costituisce un reato che solo un giudice è abilitato a definire tale. L'incidenza finanziaria reale della frode può essere quantificata solo al termine del procedimento giudiziario.