Gestione delle crisi: sarà organizzata tramite le Op (per il 50% a carico del bilancio comunitario). Per gestire le crisi di mercato si farà ricorso a strumenti quali la raccolta prima della maturazione o la mancata raccolta degli ortofrutticoli, iniziative di promozione e comunicazione in tempo di crisi, formazione, assicurazione del raccolto, sostegno per l'ottenimento di prestiti bancari e copertura delle spese amministrative per la costituzione di fondi comuni di investimento. I ritiri dal mercato effettuati dalle Op saranno cofinanziati in ragione del 50%. La Comunità si accollerà il 100% delle spese per i ritiri finalizzati alla distribuzione gratuita alle scuole e ad altri istituti. L'aiuto comunitario alle Op resterà limitato al 4,1% del valore totale della produzione commercializzata, ma questo massimale potrà aumentare al 4,6% purché le eccedenze siano utilizzate soltanto per la prevenzione e la gestione delle crisi. Per tre anni potranno essere concessi aiuti di Stato per estendere le misure di gestione delle crisi ai coltivatori non aderenti che stipulano un contratto con un'Op. La compensazione per i non aderenti non sarà superiore al 75% del sostegno comunitario ricevuto dagli aderenti a un'Op.
Integrazione dell'ortofrutta nel regime di pagamento unico: la superficie coltivata a ortofrutticoli potrà beneficiare dei diritti all'aiuto nell'ambito del regime di aiuti disaccoppiati vigente in altri comparti agricoli. Tutti gli aiuti esistenti a favore degli ortofrutticoli trasformati saranno disaccoppiati e verranno aumentati i massimali di bilancio nazionali del RPU. L'importo totale che verrà trasferito al RPU ammonta a circa 800 milioni di euro. Per i pomodori gli Stati membri potranno erogare pagamenti transitori per un periodo di quattro anni (2008-2011), purché la percentuale accoppiata del pagamento non superi il 50% del massimale nazionale. Per le colture non annuali essi potranno erogare pagamenti transitori per cinque anni, purché dopo il 31 dicembre 2010 la percentuale accoppiata non superi il 75% del massimale nazionale. Gli Stati membri possono scegliere di posporre la distribuzione dei diritti per gli ortofrutticoli per un massimo di tre anni.
Misure ambientali: l'inserimento dell'ortofrutta nel RPU implica l'obbligo di rispettare la condizionalità (ossia norme ambientali obbligatorie) per tutti i beneficiari di pagamenti diretti. Le Op dovranno inoltre destinare almeno due il 10% della spesa di ciascun programma operativo a interventi ambientali. La produzione biologica beneficerà di un tasso di cofinanziamento comunitario del 60% in ciascun programma operativo.
Incoraggiare un maggiore consumo: un consumo più elevato di frutta e verdura era uno degli obiettivi definiti nel Libro bianco della Commissione sull'alimentazione, pubblicato in maggio. Le organizzazioni di produttori potranno inserire la promozione del consumo di ortofrutticoli nei loro programmi operativi. Uno stanziamento supplementare di 6 milioni di euro nell'ambito del regolamento generale sulla promozione sarà destinato ad incoraggiare il consumo di frutta e verdura dei bambini e ragazzi delle scuole. Una dotazione di 8 milioni di euro sarà inoltre prevista per la distribuzione gratuita di ortofrutticoli a scuole, ospedali ed enti caritativi, finanziata al 100% dalla Comunità entro il limite del 5% della produzione commercializzata da un'Op. Il Consiglio ha chiesto alla Commissione di effettuare uno studio di fattibilità sull'istituzione di un programma per la distribuzione di frutta e verdura nelle scuole. A questi lavori si darà inizio il prima possibile.
Pagamento transitorio per i frutti rossi: per consentire ai produttori di fragole e lamponi destinati alla trasformazione di adeguarsi alle condizioni del mercato, verrà loro erogato un pagamento diretto transitorio di 230 euro per ettaro per un massimo di cinque anni e per un determinato numero di ettari. Gli Stati membri possono versare un'integrazione nazionale, a condizione che il totale non superi i 400 euro per ettaro.
Pagamento separato per gli ortofrutticoli nei paesi RPUS: i paesi che applicano il regime di pagamento unico per superficie (RPUS) potranno introdurre un pagamento disaccoppiato a favore dei produttori storici di ortofrutticoli. Entro il 1° novembre 2007 essi dovranno decidere l'importo da detrarre dalla dotazione riservata al RPUS per coprire tale pagamento e definire i criteri per la sua concessione.
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Fonte: Commissione europea