Le zone rurali sono sempre più caratterizzate dalla dislocazione degli operatori rurali su un vasto territorio, dalla presenza di più soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nello sviluppo di queste zone, da specifiche esigenze legate alla problematica della tutela ambientale e, nel campo dell’informazione, dagli scambi di buone pratiche e dal coordinamento tra tutti gli attori dello sviluppo rurale.

La rete rurale nazionale, intesa a favorire i contatti e gli scambi di informazioni tra agricoltori e altri attori presenti nei territori rurali, nonché la diffusione di conoscenze e buone pratiche, rappresenta uno strumento privilegiato per la realizzazione e la buona riuscita dei programmi di sviluppo rurale avviati in Italia a livello regionale.

Nel contempo, il trasferimento di competenze e il rafforzamento della capacità di gestione a livello dei vari soggetti e organismi implicati nella gestione dei 21 programmi regionali italiani (Regioni, gruppi di azione locale e altri partenariati) esplicano un ruolo decisivo per l’esecuzione degli interventi e l’attuazione della strategia di sviluppo rurale in Italia, finalizzati al potenziamento della competitività del settore agricolo e forestale, alla tutela dell’ambiente e dello spazio rurale, al miglioramento della qualità di vita e alla diversificazione dell’economia rurale.

Il programma “Rete rurale nazionale”, in collegamento con la Rete europea per lo sviluppo rurale, rappresenta inoltre un elemento chiave per la realizzazione degli interventi basati sul modello Leader e su altre modalità di integrazione delle misure di sviluppo delle aree rurali e del settore agricolo e forestale che saranno poste in essere secondo un approccio ascendente. In tale contesto, la rete rurale favorirà in particolare la cooperazione interterritoriale e transnazionale.
Formata dalle organizzazioni e amministrazioni operanti nel campo dello sviluppo rurale, questa rete nazionale supporterà gli interventi previsti dai programmi regionali italiani in materia di governance, sviluppo delle capacità e scambio di informazioni e di buone prassi in ambito rurale.

La rete rurale nazionale funzionerà con una dotazione di 82,9 milioni di euro di fondi pubblici, per il 50% provenienti dall’Unione europea e per l'altra metà a carico del governo italiano. La partecipazione comunitaria a questo programma rappresenta lo 0,5% dello stanziamento globale assegnato all’Italia per i programmi di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 (8,292 miliardi di euro per 22 programmi).