Raggiunto l’accordo sulla Riforma dell’Ocm Ortofrutta
I ministri dell'agricoltura dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo politico unanime su un'ampia riforma dell'Organizzazione Comune dei Mercati (OCM) nel settore ortofrutticolo intesa ad allineare il comparto con il resto della PAC riformata nel 2003/2005
Quadro generale: La riforma potenzierà la competitività e l’orientamento al mercato dell’ortofrutta europea, ridurrà le fluttuazioni di reddito dovute alle crisi, promuoverà il consumo, contribuendo così al miglioramento della salute pubblica, e rafforzerà la protezione ambientale. I cambiamenti mirano ad incoraggiare un maggior numero di coltivatori ad aderire alle Organizzazioni di Produttori (Op), ad offrire alle stesse Op una gamma più vasta di strumenti per la gestione delle crisi, ad incorporare il settore ortofrutticolo nel Regime di pagamento unico (Rpu), a rendere obbligatoria una soglia minima di spesa per interventi ambientali, ad aumentare i finanziamenti Ue a favore della produzione biologica e per azioni promozionali e ad abolire le sovvenzioni all'esportazione per l'ortofrutta. La riforma entrerà in vigore nel 2008. "Sono molto soddisfatta del risultato raggiunto, che renderà il settore più competitivo e orientato al mercato e incoraggerà, spero, i consumatori a mangiare più frutta e verdura” ha dichiarato Mariann Fischer Boel, Commissario responsabile dell'agricoltura e dello sviluppo rurale.

Biologico: un regolamento per lo sviluppo del settore “bio” in Europa
Il Consiglio agricolo ha raggiunto un accordo su un nuovo regolamento relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici inteso a semplificare la materia sia per gli agricoltori che per i consumatori
La nuova disciplina reca un insieme coerente di obiettivi, principi e norme fondamentali sulla produzione biologica, compreso un nuovo regime permanente d’importazione e un sistema di controllo più razionale. L’uso del marchio biologico Ue è reso obbligatorio, ma può essere accompagnato da marchi nazionali o privati. Un'apposita indicazione informerà i consumatori del luogo di provenienza dei prodotti. Potranno avvalersi del marchio biologico solo i prodotti alimentari che contengono almeno il 95% di ingredienti biologici, ma i prodotti non “bio” potranno indicare, nella composizione, gli eventuali ingredienti biologici. Resta vietato l’uso di organismi geneticamente modificati ed ora verrà indicato espressamente che la presenza accidentale di Ogm in misura non superiore allo 0,9% vale anche per i prodotti “bio”. Rimane invariato l’elenco delle sostanze autorizzate in agricoltura biologica. La nuova normativa apre inoltre la possibilità di aggiungere ulteriori disposizioni sull’acquacoltura, sulla vitivinicoltura, sulle alghe e sui lieviti “bio”. Nella seconda fase di questo processo di revisione del quadro normativo, sulla base del nuovo regolamento, le rigorose modalità di applicazione vigenti verranno trasposte dal regolamento preesistente al nuovo regime. Il Commissario Mariann Fischer Boel ha sottolineato che “si tratta di un eccellente accordo, che renderà i prodotti “bio” più facilmente riconoscibili nell’UE e farà sì che i consumatori sappiano esattamente cosa acquistano. L'alimentazione biologica rappresenta un mercato fiorente e in piena espansione. Mi auguro che il nuovo quadro normativo assicuri continuità a questa crescita, grazie al fruttuoso incontro tra domanda di mercato e spirito imprenditoriale dei produttori europei".

Semplificazione della Pac
Il Consiglio ha approvato l’Organizzazione comune del mercato unico
I ministri dell’Agricoltura dell’Ue hanno approvato la proposta della Commissione europea di realizzare una Organizzazione comune del mercato unico per i prodotti agricoli che sostituisca le 21 Ocm attuali. La creazione di un’Ocm unica rientra nel processo di semplificazione della Pac e permetterà di alleggerire la legislazione, di rafforzare la trasparenza e di rendere le politiche sugli scambi più accessibili. Per realizzare i suoi obiettivi l’Ocm unica raggruppa in un regolamento unico gli atti del Consiglio nel campo della politica dei mercati, che riguarda: il regime degli interventi, lo stoccaggio privato, le norme di commercializzazione e di qualità, le regole applicabili all’importazione e all’esportazione, le misure di salvaguardia, la concorrenza, gli
aiuti di Stato, la comunicazione di dati e la trasmissione di rapporti. Questa riforma rappresenta la più importante semplificazione tecnica della PAC mai realizzata: rimpiazza una cinquantina d’atti del Consiglio costituiti da 650 articoli con circa 200 nuovi articoli. Essa è un esempio concreto di miglioramento della regolamentazione e rientra pienamente nella Strategia di Lisbona.
(Fonte: Europe Direct Carrefour del Veneto)

Riforma dell’OCM Vino
Il 4 luglio prossimo la Commissione europea presenterà una delle ultime riforme previste nell’ambito della Pac: quella del comparto vitivinicolo
L’appuntamento è molto atteso dagli operatori del settore nelle nostre Regioni, data la sua particolare rilevanza sul territorio. La riforma del settore vitivinicolo, annunciata da tempo dalle autorità comunitarie, si inserisce in una serie di riforme che hanno toccato negli ultimi anni le Organizzazioni comuni di mercato dei cereali, del tabacco, dello zucchero e, ultima in ordine di tempo, quella dell’ortofrutta. La riforma del settore vitivinicolo, parallelamente alla Ocm Unica, dovrebbe concludere il ciclo di riforme settoriali attraverso il quale si sta delineando la nuova Politica agricola comune. (Fonte: Europe Direct Carrefour del Veneto)

Emissioni di gas serra: meno 0,7% nell’UE-27
L'Agenzia europea dell'ambiente ha pubblicato i dati 2005
L'Agenzia europea dell’ambiente (Aea) ha pubblicato la relazione annuale sull’inventario dei gas a effetto serra. La relazione, intitolata “Annual European Community Greenhouse gas inventory 1990-2005 and inventory report 2007” (“Inventario annuale dei gas a effetto serra della Comunità europea 1990-2005 e relazione sull’inventario 2007”) è stata presentata al Segretariato della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) come contributo ufficiale dell’Ue. In base alla relazione, le emissioni dei gas a effetto serra responsabili dei cambiamenti climatici sono diminuite dello 0,7% tra il 2004 e il 2005 nell'UE-27. Il Commissario Stavros Dimas, responsabile per l'Ambiente, ha commentato che “risulta incoraggiante constatare che continuiamo a ridurre le emissioni anche mentre l'economia europea è in forte crescita, ma è evidente che, per permettere all’UE di conseguire il suo obiettivo di riduzione fissato nel protocollo di Kyoto, molti Stati membri dovranno intensificare notevolmente gli sforzi per contenere le emissioni. Per informazioni sul documento: http://reports.eea.europa.eu/technical_report_2007_7/en; per la parte italiana: http://studi.sede.enea.it/documentazione/143306_rapporto_2006_70.pdf/view

OCM Ortofrutta: il punto di vista del Ministero
La nuova Ocm va nella giusta direzione: rinforzate le Op per contenere i prezzi
Da un’indagine conoscitiva sulla struttura della produzione e distribuzione ortofrutticola italiana, condotta dall’Antitrust in collaborazione col Mipaaf, emerge che il settore soffre di un’eccessiva frammentazione produttiva unita ad una catena di commercializzazione troppo lunga. Secondo il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ciò causa un rincaro dei prezzi dal produttore al consumatore che va contenuto. In questo senso occorre, da un lato, potenziare il ruolo della grande distribuzione, dei supermercati e mercati rionali, dall’altro lato bisogna combattere la frammentazione produttiva preferendo forme consortili e societarie, sistemi di aggregazione dei produttori. Alla luce di questo quadro, secondo il ministero, la riforma Ocm Ortofrutta, appena varata dall’Ue, indica la giusta strada verso il contenimento della frammentazione produttiva e la maggiore aggregazione dell’offerta. Anche la finanziaria 2007 giocherà un ruolo attivo in questo senso promuovendo la creazione dei cosiddetti “mercati degli agricoltori” (farmers markets) un meccanismo di vendita diretta che potrà dare delle risposte concrete al problema. (Fonte: gov)
 
A Parma il Consorzio Italiano per la ricerca sulla qualità e la sicurezza degli alimenti
L’accordo vede coinvolti i Ministeri per le Politiche agricole alimentari e forestali, Salute, Università e Ricerca, Sviluppo economico
E’ nato a Parma il Consorzio italiano per la ricerca sulla qualità e la sicurezza degli alimenti. Ad avviare il percorso per la realizzazione di un organismo nazionale per lo sviluppo della ricerca nell’agroalimentare sono stati quattro ministeri: Politiche agricole, Salute, Università e Ricerca, Sviluppo economico. Il nuovo organismo riunirà numerosi enti che fanno capo ai quattro dicasteri e costituirà un supporto efficace per il settore agro-alimentare e in particolare per il sistema nazionale di monitoraggio e controllo della qualità e sicurezza degli alimenti. Il nuovo organismo avrà una struttura snella e di grande coordinamento: la scelta è stata quella di mettere insieme le forze per qualificare e potenziare le attività di ricerca sulla qualità e la sicurezza degli alimenti, pre-requisito indispensabile nel campo dell’agroalimentare, un settore che può dare grandi opportunità al Paese. In questo senso la nascita del Consorzio può dare occasioni concrete di crescita e innovazione per il mondo delle imprese. Per il Consorzio inizia ora una fase di transizione di qualche mese dedicata a perfezionare il progetto e a dare vita all’organismo dirigente della struttura. (Fonte: efsa)

Debiti agricoli, parte la ristrutturazione
E’ partita nei giorni scorsi la campagna di adesione alla ristrutturazione dei debiti agricoli
Le imprese con posizioni contributive non regolarizzate potranno recuperare la propria situazione debitoria attraverso il pagamento di un importo a stralcio. Gli interessati potranno rivolgersi alle associazioni di categoria, agli sportelli di Unicredit e Deutsche Bank, oppure al proprio notaio di fiducia, con facoltà di scelta fra tre differenti opzioni di adesione. Per aderire alla ristrutturazione, c'è tempo 90 giorni. Gli agricoltori che lasceranno trascorrere i termini saranno tenuti a versare forzatamente l'intero importo a debito senza sconti. (Fonte: rv)

Bioenergie, aziende agricole del futuro e clima temi di una conferenza a Bruxelles
Punta a stimolare il dibattito sulla domanda di ricerca la conferenza “Towards future challenger of agricultural research in Europe” che si terrà a Bruxelles nei giorni 26 e 27 giugno 2007. Organizzato dalla Direzione generale delle Ricerca della Commissione europea, l’evento cercherà di dare delle risposte ad una serie di interrogativi di grande attualità: i biocombustibili e la loro possibilità di diventare la principale fonte energetica, l’evoluzione e modificazione delle aziende agricole del futuro, l’effetto che il cambiamento climatico avrà sulla produzione agricola nelle varie regioni dell’Ue. Per informazioni contattare la Redazione.

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