Zucchero: nuove proposte della Commissione
Tra le novità, fissata al 10% la percentuale di aiuto, ma in caso di rinuncia della quota i coltivatori riceveranno un pagamento aggiuntivo retroattivo di 237,5 euro per tonnellata
La Commissione europea ha presentato una serie di modifiche al regime di ristrutturazione del settore dello zucchero destinate a rendere più efficace il regime stesso, con l’obiettivo ultimo, già previsto dalla riforma del 2006, di ridurre sensibilmente la produzione saccarifera dell'Unione Europea. Il regime di ristrutturazione costituisce un elemento chiave del recente nuovo quadro normativo dell'Organizzazione comune dei mercati (Ocm) dello zucchero del 2006, offrendo ai produttori che non sarebbero risultati competitivi con il nuovo prezzo ridotto, un incentivo finanziario per abbandonare il settore. I risultati insoddisfacenti dei primi due anni di applicazione del regime hanno portato la Commissaria all’Agricoltura, Mariann Fischer Boel, a proporre ulteriori modifiche per consentire una riduzione supplementare. La principale modifica proposta prevede che la percentuale dell'aiuto da concedere ai coltivatori e ai fornitori di macchinari sia fissata al 10% (nella riforma 2006 si prevedeva questa percentuale come minimo contributo ai bieticoltori), ma che i coltivatori che rinunciano alla quota ricevano un pagamento aggiuntivo, versato con effetto retroattivo, di 237,50 euro per tonnellata rinunciata. Un nuovo elemento consiste nella possibilità per i coltivatori di barbabietole di chiedere aiuti, entro certi limiti, direttamente al fondo di ristrutturazione. A titolo di incentivo supplementare, le aziende che rinunciano a un determinato quantitativo della propria quota nella campagna 2008/09 saranno esentate dal pagamento del contributo di ristrutturazione per la parte di quota che era stata oggetto di ritiro preventivo nella campagna 2007/08. Per ulteriori informazioni vedere l’approfondimento a pag. 13. (Fonte: Europe Direct Carrefour del Veneto)

Il Doha Round verso una soluzione? Il Consiglio agricoltura non ci sta!
L’Unione europea dovrebbe fare ancora ulteriori concessioni sia per quanto riguarda l’accesso al mercato sia in materia di sostegno interno
Nei giorni scorsi, Crawford Falconer, responsabile del Comitato per l’Agricoltura all’Organizzazione mondiale del commercio, ha diffuso un documento volto a rilanciare i negoziati del Doha Round. Non si tratta di un tentativo di compromesso, ma semplicemente di una fotografia dei possibili scenari che ci si auspica possano condurre, entro l’estate, ad un accordo sulle modalities, per giungere poi alla conclusione del negoziato totale entro la fine dell’anno. Alla luce del documento pubblicato, l’Unione Europea dovrebbe ancora fare ulteriori concessioni sia per quanto riguarda l’accesso al mercato (riducendo le tariffe doganali mediamente di oltre il 50%) sia in materia di sostegno interno, proponendo di ridurre il sostegno totale ai propri agricoltori del 75%-80% (la proposta che Bruxelles aveva messo sul tavolo nell’ottobre 2005 prevedeva una riduzione totale del 70%) e di dimezzare le restituzioni all’export entro il 2010 (eliminandole entro il 2013). Di questo hanno discusso i ministri dell’Agricoltura dei 27 Stati membri riuniti in Consiglio nei giorni scorsi. Il dibattito ha registrato una generale preoccupazione ed insoddisfazione. In particolare si condanna il disequilibrio tra le richieste fatte all’Europa, che coinvolgono sia il capitolo del sostegno interno che quello dell’accesso al mercato e le critiche agli Usa, i quali secondo Falconer dovrebbero solamente fare dei passi avanti in materia di sussidi interni all’agricoltura (sono intervenuti in questo senso Italia, Francia, Irlanda, Olanda, Ungheria, Grecia, Polonia, Spagna, Austria, Lussemburgo e Romania). Per quanto riguarda gli aspetti specifici, Francia e Spagna hanno sostenuto l’Italia nella rivendicazione sulla mancanza di riferimenti alla questione delle indicazioni geografiche (peraltro é stato chiarito che la questione sarà affrontata in un secondo documento che dovrebbe essere pubblicato nei prossimi giorni). I prossimi appuntamenti sono un incontro dei Ministri al Commercio dei G-4 (Ue, Usa, India e Brasile) a Parigi dal 14 al 16 maggio e la ministeriale di Bruxelles del 17/18 maggio. (Fonte: Europe Direct Carrefour del Veneto)

Bilancio Ue 2008: l’agricoltura perde la “leadership” dei fondi assegnati
Al capitolo “Crescita e Occupazione” la fetta più consistente del Bilancio comunitario
La Commissione europea ha presentato la proposta di bilancio Ue per il 2008. Il dato più importante è che, per la prima volta, le spese per “Crescita e Occupazione” rappresentano la fetta più elevata del budget comunitario. La spesa agricola totale (sviluppo rurale compreso) rappresenterà il 43,6% contro il 44,2% per la coesione, la competitività e la crescita per l’occupazione. Il primo pilastro ha ceduto lo 0,5%, e ora rappresenta il 32,9% con 42 miliardi di euro circa di dotazione finanziaria, mentre il secondo ha guadagnato l'1,6% attestandosi a 12,571 miliardi di euro. Questi gli importi ufficiosi per alcuni settori chiave proposti per il 2008 in rapporto al 2007. Per quanto riguarda il calendario, il 13 luglio ci sarà una riunione di concertazione tra il Consiglio e il Parlamento europeo con la prima lettura del Consiglio. Dal 22 al 25 ottobre il Parlamento si pronuncerà in prima lettura, cui seguirà l’adozione in Consiglio a novembre e l’approvazione definitiva in Parlamento nella sessione del 10-13 dicembre. (Fonte: Europe Direct Carrefour del Veneto)

Mais: accordo vicino per la limitazione dell’intervento
Si attende ora il parere del Parlamento europeo che potrebbe giungere a fine mese
l compromesso della Presidenza tedesca in materia di intervento, che prevede l’introduzione di limiti massimi da ridurre a zero in tre anni, sembra aver sortito gli effetti sperati. Il Consiglio è vicino ad un accordo, come emerso nel corso di una riunione svoltasi nei giorni scorsi: a questo punto si attende ancora il parere del Parlamento europeo che potrebbe giungere a fine mese. Solo la Danimarca è intervenuta per confermare la sua contrarietà a qualsiasi soluzione diversa dall’abolizione completa dell’intervento. (Fonte: Europe Direct Carrefour del Veneto)

Ocm Ortofrutta: parola d’ordine “flessibilità”
La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo a favore della riforma
La Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha adottato, quasi all’unanimità, la relazione di Salinas sulla riforma dell’Ocm ortofrutta. La chiave di volta del documento che sarà presentato alla plenaria di inizio giugno per l’approvazione definitiva, è la flessibilità: gli eurodeputati sono convinti che, pur mantenendo un bilancio sostanzialmente invariato, si possa rafforzare la competitività del settore adattando il sostegno alle diverse situazioni dei singoli Stati membri ed ai diversi sotto settori interessati. Quindi gli Stati membri, almeno per un periodo transitorio, dovranno essere lasciati liberi di scegliere come applicare alcune nuove norme, ma soprattutto come “parzializzare” il disaccoppiamento, mantenendo ancora per un po' il legame degli aiuti con la produzione. In materia di gestione delle crisi, che rischia di diventare il punto dolente della riforma, la relazione richiama la creazione di un fondo di sicurezza finanziato per 2/3 dall’Ue e per 1/3 dalle organizzazioni di produttori; questo fondo sarebbe destinato alla gestione, ad esempio, di ritiri, raccolta verde ecc. Il fondo sarebbe aperto anche ai non membri. Molto importante per i deputati europei anche il capitolo delle importazioni. In questo campo è necessario migliorare i controlli sui prodotti provenienti dai paesi terzi e rafforzare la capacità di reazione dell’Ue a crisi causate dalla concorrenza eccessiva. Infine, in materia di etichettatura e qualità il Parlamento chiede una maggiore attenzione a tali norme proponendo l’indicazione dell’origine e suggerendo alla Commissione di studiare la possibilità di introdurre un marchio europeo di qualità. Se i tempi del Parlamento europeo saranno rispettati, é probabile, ad oggi, che il Consiglio riesca a chiudere il dossier pervenendo ad un accordo politico in occasione del Consiglio agricoltura che inizierà a Lussemburgo l’11 giugno prossimo. (Fonte: Europe Direct Carrefour del Veneto)

Biomasse
Sul sito web del progetto Biomass Partnerships molte informazioni per gestire un partenariato  di successo per l’utilizzo delle biomasse
Nuove linee guida su come istituire e gestire un partenariato di successo per un più ampio utilizzo della biomassa nel campo della produzione energetica sono ora disponibili su www.biomasspartner.info. I risultati del progetto dimostrano che una stretta cooperazione tra fornitori di biocombustibili (agricoltori), costruttori di attrezzature, società di servizi energetici e altri attori del mercato possa creare nuove opportunità per le vendite. Organizzato da nove partner, questo progetto europeo ha fornito numerosi risultati collaborativi incrementando l’utilizzo della biomassa in diversi mercati. Per maggiori informazioni: Sonja Ewerstein - Agenzia svedese per l’energia, tel. +46 16 544 22 07 sonja.ewerstein@stem.se (Fonte: Europe Direct Carrefour del Veneto)

Distretti bioenergetici
Grazie ad un progetto europeo nasce la rete dei distretti bioenergetici
Nei mesi scorsi ha preso il via un nuovo progetto europeo denominato “Renewed” rivolto alla costituzione di distretti bioenergetici che utilizzano biomassa locale di origine agro-forestale. I partner del progetto stanno collaborando per creare una rete europea che comprende Austria, Grecia, Ungheria, Italia e Spagna. Elaboreranno e divulgheranno una metodologia comune per lo sviluppo di distretti bioenergetici, incluso un modello di analisi dei distretti bioenergetici, una struttura per studi di fattibilità e un prototipo di accordo quadro. Per maggiori informazioni: Idania Espinosa, 0547 632565 renewed@crpv.it www.renewedeie.eu (Fonte: Europe Direct Carrefour del Veneto)

Biocarburanti: continua la consultazione pubblica on-line
La Commissione europea vuole conoscere l'opinione dei cittadini comunitari sul ruolo dei biocarburanti nella politica di promozione delle fonti rinnovabili
La consultazione avviata a fine aprile e aperta fino al 4 giugno 2007, si riallaccia alla comunicazione "Una politica energetica per l'Europa" con la quale la Commissione europea ha proposto, nel gennaio scorso, l'obiettivo di coprire entro il 2020 il 10% del fabbisogno comunitario di carburanti per autotrazione tramite l'utilizzo dei biocarburanti. La consultazione della Commissione, strumentale all'elaborazione delle proposte legislative in materia, è incentrata in particolare su organizzazione del sistema, monitoraggio delle coltivazioni, incentivazione dei biocarburanti di seconda generazione e individuazione delle azioni necessarie per il conseguimento dell'obiettivo. (Fonte: ramb)

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