Si è chiusa con un vero e proprio assalto di pubblico alla città di Bolzano la 19a edizione di Agrialp, la Fiera agricola dell’arco alpino, che in tre giorni – dal 5 al 7 novembre – ha richiamato in Fiera oltre 30 mila persone, facendo così registrare un successo senza precedenti. Dalla consueta indagine statistica, per il 93,8% degli intervistati l’impressione complessiva è stata buona o molto buona. Per quanto riguarda l’ambito professionale dei visitatori, il 40% degli interpellati ha dichiarato di essere agricoltore indipendente o titolare e il 24,7% di lavorare in agricoltura come membro di famiglia. Dal sondaggio è anche emerso che il 29,1% degli interpellati si occupa di zootecnica e produzione del latte, il 29,1% di frutticoltura e l’8,1% di viticoltura.
Il 7 novembre si è poi l’incontro ‘Aspettando Interpoma. Mela: la produzione, la certificazione’, moderatore Luciano Trentini presidente di Areflh – l’Assemblea delle Regioni ortofrutticole europee nata per promuovere la filiera ortofrutticola nella fascia del Bacino del Mediterraneo. Trentini è intervenuto su ‘La produzione della mela: situazione e prospettive per le nuove sfide dei mercati’, evidenziando come le più importanti aree produttive siano Cina, dove la melicoltura è pari al 34,5% della produzione totale, Usa , Russia, Nuova Zelanda, Iran e India. “Complessivamente – ha detto - la produzione della Ue a 25 è scesa del 3% sul 2004. La Polonia è il primo paese europeo a livello produttivo, nonostante il forte calo rispetto al 2004 (meno 13%) e al secondo posto l’Italia con un +8% sull’anno precedente”. Trentini ha chiesto interventi di sostegno all’ortofrutta, vedi Appello di Lerida. “Areflh chiede decisioni politiche forti da parte delle autorità europee e domanda, in tutta urgenza, la messa in atto di provvedimenti di sostegno”.
Alessandro Dalpiaz, direttore di Assomela, ha fornito elementi sull’aggiornamento delle previsioni produttive Prognosfruit per la campagna 2005. “Per il periodo 2004-2005 l’Italia si assesta su di un + 3,2% a fronte del +3,2% dell’Ue a 15 e del -5,3% dell’Ue a 25. Il 2005 presenta in ogni situazione una qualità giudicata buona, mediamente superiore agli altri anni. Buoni anche i dati della produzione 2005, preoccupanti invece i trend del consumo e del bilancio import/export”.
Giampiero Reggidori, repsonsabile Ufficio produzioni agricole Apo Conerpo, ha espresso il punto di vista della produzione nei confronti del “labirinto delle certificazioni“, con una proposta per razionalizzare il sistema, a partire dalla sicurezza alimentare e dalla tutela ambientale.“La certificazione di un protocollo unico livello internazionale in materia di sicurezza alimentare con inserimento di Disciplinari di produzione integrata per l’applicazione di tecniche a basso impatto ambientale, riconosciuto da tutti gli attori della filiera ortofrutta”.
Paolo Giorgetti, funzionario ministero delle Politiche agricole e forestali, ha fatto il punto sui disciplinari. “Sono in fase di elaborazione, non c’è ancora niente di definitivo, ma entro l’anno saranno riemanate tutte le norme per la produzione die fruttiferi (melo compreso). Ai Servizi fitosanitari regionali spetteranno i controlli e, dopo l’uscita die disciplinari, ci saranno 3 anni di tempo per adeguarsi“.
Danila Bragantini, presidente Assever (sezione territoriale veneta di Aneioa) ha rivendicato “vere garanzie per il consumatore“ denunciando che la “certificazione si ferma ai buyers, non arriva al consumatore, e il byuer la usa per uno scopo commerciale, non per ciò per cui è nata“.
Maria Chiara Ferrarese, responsabile certificazioni volontarie di prodotto per Csqa, ha sottolineato che “c’è un proliferare di certificaizoni, si parla di qualità, ma con poca chiarezza e il consumatore è disorientato. La qualità certificata è un fattore di ipercompetititvità per l’agroalimentare“.
Isabella D’Adda, area prodotto Certiquality, ha illustrato la certificazione Eurep Gap per le aziende frutticole; Fabrizio Piva vice presidente Ccpb, ha esposto il sitema di certificazione nella melicoltura biologica e i vantaggi della certificazione volotnaria. Ha chiuso l’incontro Elmar Gruber, direttore di Ksb, con una relazione sull’attività del Consorzio vivaisti frutticoli altoatesini e di Civi-Italia, Consorzio nazionale per la qualificazione e promozione del materiale vivaistico di qualita’, di cui Ksb è membro. Obiettivi di Civi-Italia: garantire un pieno appoggio al Mipaf per favorire la piena funzionalità del sistema di certificazione italiano, favorire la partecipazione di una più ampia base possibile ai programmi nazionali di certificazione, fornire servizi ed assistenza tecnico-amministrativa alla base sociale e promuovere e divulgare le attività del settore vivaistico organizzato e delle sue produzioni di qualità.

Gli stand di Agrialp 2005 potranno essere visitati virtualmente sul sito www.fierabolzano.it/agrialp2005/realtour. Gli atti del convegno possono essere consultati sulla pagina internet www.fierabolzano.it/agrialp2005/appuntamenti-i.htm.

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