Tutto più semplice per esportare il biologico italiano in Giappone. Icea, l’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, erede del sistema di controllo Aiab e primo organismo di controllo di settore in Italia (oltre 13mila bioaziende e 305mila ettari controllati), ha infatti ottenuto l’accreditamento Jas (Japan Agricultural Standard), il regolamento nipponico che stabilisce gli standard locali per l’agroalimentare bio.
Dunque le aziende italiane - ma anche estere - possono da oggi rivolgersi alle sedi nazionali e internazionali Icea (www.icea.info) per ottenere direttamente la certificazione nel proprio Paese di origine e proporsi sul mercato nipponico senza dover richiedere altro.
Icea, in pratica, avendo ottenuto la registrazione al ministero giapponese dell’Agricoltura - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nipponica del 7 luglio - potrà autorizzare le aziende (a cominciare da quelle italiane) a stampare direttamente in etichetta il marchio Organic Jas, così da esportare un prodotto già pronto per la distribuzione nipponica.
Di riflesso, tutto più semplice anche per le aziende importatrici giapponesi.

In Giappone la sensibilità verso il mangiare sano e lo sviluppo eco-compatibile è molto marcata, e oggi il Paese rappresenta il mercato ideale per lo sviluppo del biologico.
Dall’Italia, ad esempio, anche grazie alla crescente diffusione della dieta mediterranea, importa il 67% dell’olio di oliva.

“Divenendo titolare della certificazione Jas - spiega il presidente Icea, Nino Paparella - il nostro consorzio incrementa i servizi offerti alle proprie aziende controllate.
Già ottenuto l’accreditamento Nop per gli Stati Uniti, lo Jas si aggiunge alle altre certificazioni fornite da Icea: dall’agricoltura e zootecnia biologica come da Regolamento Cee 2092/91, ai regolamenti in diretta collaborazione con l’Associazione Italiana di Agricoltura Biologica relativi al “Garanzia AIAB - Ifoam Accredited”, ai prodotti tipici Dop, Igp e Stg, nonché alle certificazioni nel tessile, nella cosmesi e nel bioagriturismo.
Si pongono dunque le basi per un obiettivo di fondo: creare uno schema di certificazione unico per l’Italia e l’estero, valido per tutti i protocolli internazionali”.

Attraverso le sue attività di controllo e certificazione, Icea punta sul concetto di bioecologia, creando una rete tra organismi impegnati nel promuovere uno sviluppo sostenibile, rispettoso delle risorse ambientali e in linea con le esigenze di aziende e consumatori.
Lo testimonia la provenienza dei soci fondatori: oltre Aiab, anche Acu - Associazione di consumatori e utenti, Demeter per l’agricoltura biodinamica, Anab per l’architettura bioecologica, Banca Popolare Etica per la finanza.
Una composizione che sancisce l’interrelazione tra attività produttive all’apparenza distanti tra loro. Non a caso Icea - accreditata Sincert - ha stretto anche accordi con altri enti di certificazione come il Csqa (Iso 9000-Haccp), Icila (legno) e TransFair (commercio equo e solidale).

 

Per informazioni: ICEA - Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale -  Bologna · Tel. 051 272986 - Fax 051 232011 · icea@icea.info  · www.icea.info