Entro un anno dalla data di pubblicazione del decreto e, successivamente, con cadenza triennale, il Mipaaft procederà alla verifica del mantenimento dei requisiti per il riconoscimento come organizzazione interprofessionale. Giunge così al termine l'iter di riconoscimento di Oilos, che AgroNotizie segue da tempo.
Il commento del ministro Centinaio
"Un traguardo importante per Oilos e una risposta al problema del prezzo del latte" ha dichiarato il ministro Centinaio."La firma del decreto consentirà all'associazione di svolgere il suo ruolo, quello di delineare le strategie della produzione, trasformazione e commercializzazione del latte. Per la prima volta, gli attori principali del comparto potranno operare per governare nel migliore dei modi il mercato con il risultato di dare una maggiore capacità organizzativa alle imprese pastorali sul piano della programmazione e degli investimenti, assicurando un futuro ai produttori primari che quotidianamente faticano nelle proprie aziende".
La dichiarazione dell'assessore Caria
"Si tratta di un passaggio storico che cambierà il futuro del settore e che avvierà nuove politiche di governo del comparto con l'obiettivo di garantire l'anello più debole della filiera rappresentato dal mondo dei produttori primari, i pastori".Così l'assessore dell'Agricoltura della Regione Sardegna, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: "Per la prima volta nella storia moderna delle produzioni lattiero casearie ovine, tutti gli attori più rappresentativi del comparto sardo siederanno a un tavolo ufficiale riconosciuto dal ministero e proprio a quel tavolo si confronteranno su come intervenire proattivamente nella gestione di produzioni di latte e trasformazione dei suoi derivati. Pastori, trasformatori privati e cooperative decideranno finalmente insieme su come amministrare una media di 300 milioni di litri di latte a stagione che vengono da circa 3milioni di ovini allevati in Sardegna. Un'amministrazione che potrà accompagnare la definizione di una forbice giusta sul prezzo del latte pagato ai pastori".
"Il progetto Oilos – ha proseguito l'assessore – è un percorso avviato a inizio legislatura e che aveva tagliato un primo grande traguardo a dicembre 2016 con la nascita formale a Oristano, presso una sede notarile. Allora fu presentato uno statuto che fu sottoscritto da decine di rappresentanti di uno dei settori più importanti del tessuto produttivo isolano. Ora, tutti insieme – ha concluso Caria – avremo la grande responsabilità di agire e operare da subito per il bene di oltre 10mila aziende ovine, delle loro famiglie e dei tanti lavoratori che operano quotidianamente nell'indotto".
Oilos, come è composto e cosa fa
L'organismo interprofessionale non ha al proprio interno rappresentanti della Regione Sardegna che opera solo come soggetto di supporto per le attività di assistenza tecnico-amministrativa.L'Oilos, con sede legale a Oristano presso l'Aras di Nuraxinieddu, è composta da 25 soggetti che hanno designato a loro volta 11 rappresentanti: 5 del mondo della cooperazione; 3 per la parte privata dell'industria e 3 per i produttori primari (le organizzazioni dei produttori composte dai pastori).
Fanno parte di Oilos anche i Consorzi di tutela del Pecorino romano, Pecorino e Fiore sardo, e le associazioni di categoria agricola: Coldiretti, Cia, Copagri, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop e Agci.
Presidente è Salvatore Pala, già presidente della Coop. unione pastori di Nurri, mentre vice presidenti sono Pier Luigi Pinna, della Fratelli Pinna di Thiesi, e Rino Putzolu dell'Op Pastori associati Sardegna (PAS) di Villanovaforru.