Il dirigente regionale dei servizi veterinari della Campania, Paolo Sarnelli, ha dato il nulla osta alla richiesta di Coldiretti Campania di poter acquistare in nome e per conto dei propri allevatori i vaccini BV1 e BV4 per la "blue tongue", la febbre catarrale degli ovini.
La nota di Sarnelli, emessa lo scorso primo luglio 2016, giunge a pochi giorni da una richiesta in tal senso di Coldiretti Campania al dirigente del settore veterinario della Regione Campania e a firma del direttore dell'organizzazione agricola campana, Salvatore Loffreda.
 
La vaccinazione è prevista esclusivamente per la movimentazione delle specie sensibili.
Come è noto gli obiettivi della campagna vaccinale, oltre a consentire la movimentazione intraregionale ed extraregionale degli animali delle specie recettive alla "blu tongue", consente di proteggere dalla forma clinica il patrimonio ovi-caprino dai danni derivanti dalla circolazione del virus e limita la possibilità di circolazione virale nel territorio.
 
A tale proposito Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania, aveva espresso al dirigente del settore veterinario della Regione Campania forte preoccupazione per la mancata vaccinazione degli animali appartenenti alle specie sensibili.
 
"L'assenza delle vaccinazioni obbligatorie - aveva scritto Loffreda nella nota inviata alla Regione Campania il 24 giugno scorso - non consente, soprattutto in alcune aree del nostro territorio regionale la libera movimentazione dei capi. A questo proposito si sollecita l'amministrazione regionale a procedere alla campagna vaccinale con i sierotipi 1 e 4 di tutti i capi sensibili (ovini e bovini) alla malattia".
 
Per accelerare i tempi, Coldiretti, aveva manifestato la disponibilità, previa autorizzazione della Regione, ad acquistare i vaccini per conto degli allevatori interessati.
I vaccini sarebbero stati poi consegnati ai servizi veterinari territoriali competenti, manifestanti la disponibilità a procedere poi alla somministrazione agli animali.
Presto questa ipotesi diventerà realtà, ed è già regolamentata del competente ministero della Salute.