Infatti, lo scorso 4 marzo, l’assessore all’Agricoltura ed alla riforma agropastorale della Regione autonoma della Sardegna, Elisabetta Falchi, ha firmato il decreto con il quale, a norma dell’articolo 7, comma 15 della legge regionale 5 marzo 2008 n.3, ha disposto "l’aiuto all’avviamento delle organizzazioni dei produttori (Op), delle loro unioni (Oc) non ortofrutta e dei Consorzi di tutela delle produzioni con marchio di origine".
Il provvedimento contiene un’integrazione alla base giuridica dell’aiuto di stato già previsto dalla delibera di giunta regionale n. 63/5 del 15 dicembre 2015.
“Si integra la base giuridica dell’aiuto all’avviamento delle organizzazioni dei produttori (Op) delle loro unioni (Oc) non ortofrutta e dei Consorzi di tutela delle produzioni con marchio di origine con le seguenti specifiche – è scritto all’articolo 2 del decreto - la scadenza del regime dell’aiuto è il 31 gennaio 2021 come riportato nell’allegato alla dgr 63/5 del 15 dicembre 2015 e gli accordi, le decisioni e le pratiche concordate conclusi nell’ambito dell’associazione o dell’organizzazione di produttori, sono conformi alle disposizioni in materia di concorrenza che si applicano in virtù degli articoli da 206 a 210 del Regolamento Ue n.1308/2013”.
Con questo ultimo atto, in Sardegna, viene dato il via libera anche all’attivazione della misura di aiuto M 09 contenuta nel Psr 2014-2020 in merito alla “Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori nei settori agricolo e forestale” forte di una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro.