Contando solo i soci Coldiretti, sono ben 258 gli allevatori di bovini ad aver presentato, in un solo bando dello scorso anno del Psr, Programma di sviluppo rurale, la domanda per aumentare il benessere il bestiame.

Facendo riferimento alla misura 215 sono state in particolare le imprese di montagna a manifestare un forte interesse per questo strumento di finanziamento che sostiene quegli imprenditori zootecnici che scelgono di mandare al pascolo gli animali, investendo nel confort delle vacche all’interno della stalla, incentivando la distribuzione di paglia, garantendo migliori condizioni di stabulazione degli animali. 

Un successo tanto che i 7 milioni disponibili non sono bastati così da costringere la Regione Veneto ad integrare il capitolo.

Nonostante questi ottimi risultati sembra che quest’anno la stessa esperienza non possa ripetersi, ignorando le istanze di un cospicuo numero di agricoltori, che a causa dei tempi ristretti non hanno concorso all’opportunità in passato.

“Inspiegabile questo blocco – ha detto Giorgio Piazza, presidente di Coldiretti durante la seduta del Tavolo Verde  - se il finanziamento c’è, la richiesta anche, manca quindi solo la  volontà politica che risponderebbe alle attese di altri 500 allevatori veneti. Le risorse sono ampiamente ricavabili dall’asse 2 agroambientale – ha concluso Piazza -  che a tutt’oggi ha impegnato meno della metà della disponibilità”.