Si aprono nuovi scenari per il Pecorino Romano, che potrebbe arrivare come aiuto alimentare in diversi Paesi in via di sviluppo. L’intervento è contenuto nella piattaforma sulla crisi del comparto ovi-caprino che la Regione Sardegna sta portando avanti, assieme al mondo agricolo e ad altre Regioni, in una complessa vertenza con diversi ministeri.
A Roma l’assessore dell’Agricoltura della Regione Sardegna Andrea Prato ha avuto un incontro, al ministero degli Affari esteri, con rappresentanti della direzione generale per la cooperazione allo sviluppo e l’Agea-Agenzia per le erogazioni in agricoltura con l’obiettivo di verificare la fattibilità di destinare ingenti quantità di Pecorino Romano Dop verso Paesi in via di sviluppo attraverso il sistema degli aiuti alimentari.
La Farnesina avvierà un sondaggio, attraverso i canali diplomatici, per verificare la volontà dei Paesi terzi di accogliere, e in quale quantitativo, il prodotto caseario sardo.
La Regione da parte sua invierà già nelle prossime ore le schede sul Pecorino Romano contenenti informazioni sulle caratteristiche organolettiche, il tipo di confezionamento etc.
Sempre la Regione, contemporaneamente, sta interessando anche il ministero del Tesoro perché il dicastero guidato da Giulio Tremonti possa reperire le risorse necessarie a garantire l’intervento e trasferirle ad Agea, l’agenzia che dovrà gestire finanziariamente l’azione.
Al termine del vertice moderata soddisfazione è stata espressa dall’assessore: “Facciamo un altro, piccolo ma significativo passo in avanti sulla piattaforma in discussione a Roma. Per la prima volta interessiamo e coinvolgiamo per la risoluzione della crisi del comparto ovi-caprino anche il ministero degli Esteri che ha manifestato la disponibilità di fornirci assistenza in questo progetto che, se andrà a buon fine, consentirà da una parte di aiutare popolazioni in difficoltà e dall’altra di contribuire a eliminare le eccedenze di Pecorino Romano dei nostri caseifici”.
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