‘Istituire una giornata nazionale del coniglio quale manifestazione che da Benevento punti al rilancio della immagine di questa carne eccellente ancora sconosciuta per tanti consumatori’. Questa è l’idea lanciata da Saverio De Bonis presidente dell’Anlac (Associazione Nazionale Liberi Allevatori di Conigli, aderente ad Agci) durante i lavori dell’ assemblea dei soci tenutasi sabato scorso a Benevento per discutere sul Piano di Settore Nazionale, in cui la comunicazione e la promozione avranno un ruolo importante. 
All’assemblea, che ha visto la partecipazione di numerose aziende operanti in Puglia, Basilicata e Campania, è intervenuta l’On. Nunzia De Girolamo della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. 
L'evento promosso dall’Anlac sarà organizzato dal 2010 e punterà a rappresentare un appuntamento fisso per promuovere il comparto, esaltando le caratteristiche dietetiche e nutrizionali della carne di coniglio attraverso diverse iniziative: gara di cucina a base di carne di coniglio con giuria di esperti di altissimo livello, degustazioni, un convegno con la partecipazione di Università, nutrizionisti, geriatri, pediatri, giornalisti, ristoratori, buyers della distribuzione ed esperti del settore. 
'Ci auguriamo che la prima giornata nazionale del coniglio', ha dichiarato il presidente De Bonis, 'sarà anche l’occasione per annunciare il lancio di un marchio nazionale riconosciuto dal ministero, che consentirà di identificare presso il grande pubblico il coniglio italiano di alta qualità'.
Nel suo intervento l’ On. De Girolamo ha condiviso la validità dell’iniziativa affermando che 'la location migliore di un tale evento credo debba essere proprio la Campania in quanto Regione italiana con il maggior consumo pro capite di coniglio e che meglio può testimoniare le virtù di questa carne, di cui anche io sono un’appassionata consumatrice. L’appuntamento', ha concluso l’Onorevole, 'se istituzionalizzato, potrà costituire per il comparto un valido contributo per uscire dalla crisi che lo attanaglia da alcuni anni, restituendo slancio alle iniziative di sostegno finalizzate a ridare prospettiva certa e meritata ai produttori italiani. Con l’avvio del Piano Nazionale le aziende sane devono correre e noi dobbiamo aiutarle ad investire e a crescere, per produrre reddito e soddisfare un consumatore sempre più attento ed esigente'.
Iniziare a gestire il processo di cambiamento nel settore è anche il risultato dello shock che gli allevatori italiani hanno subito per via di una crisi strutturale, in cui non mancano delle ombre che bisognerà superare.