Si è da poco conclusa la prima edizione di “Meating” la fiera internazionale dedicata alla intera filiera della carne, ospitata nel quartiere fieristico di Roma e che ha visto la'adesione di numerosi Paesi stranieri e un’articolata presenza delle eccellenze italiane in tema di carne e trasformati a base di carni. In occasione di “Meating” si è svolta anche la 57° assemblea Di Uecbv (Unione europea del commercio del bestiame e delle carni), l'organizzazione europea del settore delle carni a cui aderisce l'italiana Uniceb, che riunisce le imprese che si occupano di importazione e commercio di carni e bestiame.  il tema dell'incontro è stato: "Avremo un approvvigionamento di carni sufficiente per rispondere alla domanda dei consumatori nel 2015?".

Un tema che vede molte articolazioni, come l'aumento dei prezzi della carne, il disaccoppiamento introdotto dalla nuova Pac (politica agricola comunitaria), le decisioni che saranno prese in merito agli Ogm e poi la valorizzazione delle produzioni made in Italy. Tutti argomenti, questi che abbiamo citato, che sono stati a centro della giornata congressuale. Molti gli studiosi e gli esperti che si sono alternati sul podio dei relatori, il presidente dell'Uecbv, Laurent Spanghero, il presidente dell'Uniceb, Renzo Fossato, il vicepresidente della commissione Agricoltura del Senato, Paolo De Castro, per citarne alcuni.

 

La questione Ogm

"I costi di produzione della carne - ha detto Fossato -  non sono aumentati certo per colpa nostra. Noi - ha aggiunto - abbiamo l'obiettivo di abbatterli, mantenendo al contempo alta la qualità delle nostre produzioni.” Facendo riferimento all’utilizzo degli Ogm nei mangimi, Fossato ha sottolineato che l'Italia consuma 3 miliardi e 800 mila tonnellate di soia necessaria per l'alimentazione degli animali e ne produce appena 450 milioni di tonnellate ed è quindi costretta ad importare praticamente tutto il proprio fabbisogno. Quantomeno opportuno in queste condizioni ripensare agli atteggiamenti e alle politiche che occorre avere nei confronti dei prodotti Ogm.

Il settore della carne bovina - ha aggiunto il presidente dell'Uecbv - ha avuto una flessione già da qualche anno in Europa ed è difficile un’inversione di tendenza. "Sul problema degli Ogm - ha precisato Spanghero - l’Unione Europea deve giungere ad una decisione chiara, o si accetta di consumare carni prodotte con organismi geneticamente modificati o si vieta. La politica in questo ha un ruolo capitale".

 

Scienza e ideologia

Sul tema degli Ogm è intervenuto anche Paolo De Castro, che ha sottolineato la necessità di "togliere la componente ideologica che oggi esiste su questo argomento". Secondo il vicepresidente della commissione Agricoltura di palazzo Madama "sono stati commessi errori di comunicazione" ed è quindi necessario "tranquillizzare l'opinione pubblica e fare chiarezza".

Fra i vari interventi è da segnalare quello del presidente di Ismea, Arturo Semerari, che ha evidenziato il ruolo della politica agricola comune sul settore zootecnico, specie per quanto riguarda gli effetti derivanti dal disaccoppiamento e dalla rimodulazione che  possono causare "grossi problemi agli allevatori italiani". Il presidente di Ismea ha poi puntato l’attenzione sulla applicazione della direttiva nitrati, destinata ad avere un forte impatto sui costi delle imprese zootecniche.

 

Foto McPig