I prezzi all'origine 2017 a Foggia - pur superiori alle ultime quotazioni della mietitura 2016 - restano ancora ben lontani dal raggiungere la linea di pareggio delle aziende cerealicole, orientativamente calcolata intorno ai 300 euro alla tonnellata.
Nella seduta del 5 luglio scorso, il grano duro fino nazionale all'ingrosso, mietitura 2017, franco partenza luogo di stoccaggio, era stato fissato a 230 euro sui valori minimi e 235 euro sui massimi, prezzi che erano poi cresciuti già al livello di quelli pure registrati ieri nella successiva seduta utili e – il 19 luglio – dando luogo ad un incremento del 2,13% sui valori massimi, che aveva fatto sperare in una ulteriore ripresa del prezzo nel medio periodo.
Anche perchè a Foggia si era registrato il 28 giugno scorso un primo consistente balzo in avanti di oltre il 23,6% rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2016 e che superavano i valori dello stesso periodo dello scorso anno dell'11,90%.
Attualmente il prezzo massimo del grano duro fino nazionale a Foggia è in ogni caso maggiore delle quotazioni dello stesso periodo dello scorso anno - seduta del 27 luglio 2016 - del 29,7%.
E con questi valori, il prezzo del grano duro fino nazionale all’ingrosso risulta comunque aumentato di oltre il 26,3% se si raffronta il prezzo massimo registrato ieri con quello fissato sulla piazza di Foggia dalla Borsa merci della Camera di commercio il 7 giugno scorso: 190 euro alla tonnellata.
Stabili anche i prezzi all'origine: anche se Ismea ha rilevato solo lo scorso 19 luglio l’ultimo prezzo medio a Foggia per il prodotto fino nazionale a 227,50 euro la tonnellata, alle condizioni di "franco magazzino di partenza", ancora fermo sui valori di fine giugno.
Lo stesso istituto continuava a rilevare il 31 maggio scorso un prezzo medio all'origine di 192,5 euro per il grano duro fino italiano mietitura 2016, sempre sulla piazza di Foggia.