Arrivano segnali contrastanti dai mercati del frumento duro fino (tenore di proteine maggiore del 12%), anche se improntati ad una generale stabilità dei prezzi di fine campagna.
A livello medio nazionale, secondo la Borsa merci telematica italiana, si apprezza ai primi di maggio un aumento del prezzo dello 0,7% su marzo. Mentre a Foggia i prezzi registrati a metà maggio dalla Camera di commercio alla Borsa merci sono in calo rispetto ad aprile: -2,10% sui valori minimi e -2,02% sui massimi.

Borsa merci telematica italiana, lo scorso nove maggio, in una nota inviata alla stampa, riferisce: “Stabili i prezzi dei frumenti nazionali nelle ultime settimane dell’attuale campagna commerciale, non si sono registrati movimenti significativi per i prezzi dei frumenti. Il frumento duro (fino) è rimasto attestato sulla soglia dei 240 euro per tonnellata (+0,7% rispetto a marzo)”.
E sempre per la Borsa merci telematica italiana resta negativo il confronto con le rilevazioni di maggio 2015: “con i prezzi attuali più bassi del 24% per il frumento duro”.

Il prezzo del grano duro fino nazionale sulla piazza di Foggia, franco partenza luogo di stoccaggio, è inchiodato da due settimane sui valori di 238,00  euro la tonnellata nei valori minimi e con quotazioni massime attestate a 243,00 euro. Queste le ultime rilevate lo scorso undici maggio alla Borsa merci dalla Camera di commercio, che riferisce di contrattazioni calme.

Il tredici aprile scorso, a Foggia, il grano duro fino e di produzione nazionale si era attestato a 243 euro la tonnellata sui minimi, spuntando un prezzo massimo a quota 248 euro.
Gli stessi valori erano stati registrati dalla Borsa merci della Capitanata nella settimana tra il tre ed il nove aprile scorsi. In particolare, sulla piazza di Foggia, il grano duro fino era inchiodato agli stessi valori dal nove marzo scorso.

E già il sedici marzo AgroNotizie segnalava il primo stop alla caduta dei prezzi del cereale, che ha comunque perso sulla piazza di Foggia, dal tredici gennaio all’undici maggio, l’8,3% del valore, essendo quotato all’inizio dell’anno ancora 265 euro alla tonnellata sui valori massimi.