Agroalimentare col vento in poppa nel 2013. La conferma viene dai dati diffusi dalla Borsa merci telematica italiana15mila contratti, 1,8 milioni di tonnellate scambiate, 530 milioni di euro transati. Rispetto al 2012, i numeri sono cresciuti, facendo registrare un +10% per i contratti, +6% per le quantità scambiate e +3% per il valore transato.

Cereali e coltivazioni industriali in testa alle categorie merceologiche per contratti conclusi (37% del totale), seguiti dall'ortofrutta (31%).
Cereali, peraltro, che hanno ottenuto il primato anche in termini di quantità scambiate. I dati annuali, tuttavia, evidenziano che, sebbene le quantità siano più contenute rispetto alle materie prime cerealicole, la Borsa merci telematica è ormai luogo di scambio anche di prodotti di qualità quali, ad esempio, Grana Padano (170mila forme scambiate nel 2013), Parmigiano Reggiano (160mila forme), oli extravergine di oliva, salumi (tra cui Prosciutto di Parma DOP), ovvero di quei prodotti “portabandiera” del made in Italy alimentare nel mondo.

I risultati positivi non hanno riguardato solo gli scambi di prodotti agroalimentari: in linea con la crescente attenzione da parte del mondo agroalimentare verso i temi green, nel mese di marzo 2013 è stato aperto il mercato telematico delle biomasse solide, dove in pochi mesi sono state scambiate oltre 50mila tonnellate di prodotti agroenergetici. 

Attualmente la Borsa merci sta lavorando sul fronte dell'internazionalizzazione per diffondere l’utilizzo di questo strumento tra gli operatori esteri e promuovere la realizzazione di analoghi sistemi telematici di contrattazione.

I risultati di questo ultimo anno ci incoraggiano a lavorare energicamente per raggiungere il nostro obiettivo di rendere più moderni e trasparenti i mercati agroalimentari ed Expo rappresenta una vetrina - sottolinea Annibale Feroldi, direttore di Bmti -. Siamo di fronte a una rivoluzionaria trasformazione che chiede alle imprese di modificare il proprio business per riuscire a competere sui mercati globali, puntando sull’innovazione tecnologica come fattore abilitante, oltre che come strumento per migliorare i processi e per raggiungere l’efficienza e il contenimento dei costi.
In questo contesto la Borsa merci telematica italiana rappresenta uno strumento importante per un settore che ha bisogno di aprirsi all’ammodernamento e che testimonia, attraverso i numeri della Bmti, di essere pronto ad affrontare questa nuova sfida
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