Oggi, 21 maggio, è stata presentata alla Camera di commercio di Milano la piattaforma telematica per entrare nel mercato internazionale dei prodotti agricoli. L'idea è stata realizzata da Borsa merci telematica Italiana Scpa, Agrimercati società partecipata della Camera di commercio di Milano e Farm Computer System Srl con il finanziamento di Regione Lombardia e Unione europea; si tratta di uno strumento utile ad agevolare la vendita di prodotti agricoli e agroalimentari a livello internazionale, informare su andamento dei prezzi e dei mercati e garantire la chiarezza e la trasparenza delle contrattazioni.

Il sistema funziona come un vero mercato internazionale telematico: consentirà agli operatori ed intermediari italiani ed esteri che operano nel settore delle contrattazioni di prodotti agricoli di inserire le proprie offerte di prodotto, visualizzare quelle di altri operatori, fare delle controproposte e concludere contratti secondo le norme del commercio internazionale. La piattaforma è stata sperimentata per alcuni prodotti ortofrutticoli (patate e patate dolci, cachi, cotogne, fichi, kiwi, mele, melograni e pere) con Italia, Tunisia ed Egitto come Paesi coinvolti nella sperimentazione. Si tratta della prima sperimentazione a livello mondiale, si parte in questi giorni dal Mediterraneo.
 
In un mercato come quello agricolo dove gli scambi avvengono ormai a livello globale - ha dichiarato Carlo Franciosi, presidente di Agrimercati-  è importante offrire strumenti per favorire le contrattazioni e consentire agli operatori di lavorare secondo regole internazionali condivise per la sicurezza dei consumatori”. Annibale Feroldi, direttore di Bmti Scpa ha sottolineato: “Gli operatori italiani hanno la necessità di rapportarsi con i mercati esteri, molto spesso, però, l’assenza di modelli di contrattazione condivisi a livello internazionale rappresenta un ostacolo. E’ sull’esperienza della Bmti che nasce l’idea di realizzare una piattaforma telematica regolamentata che permetta la transazione dei prodotti agricoli e agroalimentari a livello internazionale. Una regolamentazione che disciplina tutte le fasi della contrattazione e assicurerà trasparenza nelle transazioni”. Piergiorgio Sabatini, presidente della Farm Computer System, ha sottolineato: "La piattaforma recepisce i più elevati standard internazionali di interscambio dati e segue le indicazioni tecniche della Agenda digitale italiana ed europea. Tutto questo permette a tutti i Paesi partecipanti di utilizzare un applicativo telematico di contrattazione comune e multilingue o di sviluppare autonomamente uno proprio utilizzando le funzioni webservices messe a disposizione dalla Piattaforma di cooperazione applicativa del sistema e l'assistenza che forniamo agli sviluppatori degli altri Paesi".

Interscambio italiano di prodotti agricoli
Il valore dell’interscambio italiano di prodotti agricoli nel 2012 è 13,4 miliardi di euro. La Lombardia pesa circa il 17% sull’import (1,4 miliardi, -7,8% in un anno) e il 6% sull’export (285 milioni, +2,2%: Milano, Brescia e Bergamo le province che importano di più, seguite da Mantova.
Tra le zone del mondo, l’Africa mediterranea ha pesato sull’interscambio lombardo per circa 12,6 milioni di euro, di cui oltre 10 milioni di prodotti agricoli che la Lombardia ha importato soprattutto dall’Egitto (76,1%) e dalla Tunisia (12,7%). Verso questi stessi due Paesi arabi si sono poi diretti rispettivamente il 33,5% e il 20,3% delle esportazioni agricole lombarde. E sono oltre 400 gli imprenditori provenienti da Egitto e Tunisia che operano nel settore agricolo in Italia, per il 91% tunisini. Un imprenditore su due (54,3%) è attivo in Sicilia, uno su sette (14,5%) in Lazio e la Lombardia ha il record per gli imprenditori egiziani (uno su quattro). Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al quarto trimestre 2012 e 2011 e su dati registro impreso al primo trimestre 2013.