Una nuova e intensa perturbazione ha raggiunto il Mediterraneo, aprendo una fase di maltempo che nelle prossime ore porterà temporali, nubifragi e forti raffiche di scirocco, con punte fino a 90-95 chilometri orari su diverse regioni. Nonostante un temporaneo ritorno dell'alta pressione nel corso dell'ultimo weekend di agosto, in un quadro comunque variabile tra sole e piogge, l'attenzione è già rivolta ai primi giorni di settembre, quando nuove perturbazioni torneranno ad investire la Penisola.

 

Le conseguenze dei venti di scirocco

Il caldo africano torna ad alzare la voce: nei prossimi giorni, quanto meno su una parte d'Italia, le temperature raggiungeranno di nuovo picchi molto alti, addirittura fino a sfiorare i 40 gradi.

L'azione difatti di una vasta saccatura, centrata attualmente nel tratto di mare che separa l'Islanda dal Regno Unito, nata dalle ceneri dell'ex uragano Erin e declassata ora a normale depressione atlantica, sarà comunque in grado di condizionare sensibilmente il quadro meteorologico italiano.

Tale assetto barico attiverà intensi venti caldi e umidi di scirocco che provocheranno un sensibile aumento delle temperature specie al Centro-Sud e sulle isole maggiori. A salire sul gradino più alto del podio sarà la città di Palermo, dove attendiamo punte di 40°C. Si salirà fino a 38-39°C anche sulle aree interne di Sardegna e Abruzzo; non saranno da meno regioni come Puglia, Basilicata e Calabria, dove i termometri oscilleranno tra i 35 e i 37°C. Su queste zone il caldo si farà nuovamente sentire anche la notte, con valori tropicali che difficilmente potranno scendere sotto la soglia dei 24/25°C.

 

Anche il mare risulterà molto mosso o agitato, con onde alte fino a 3-4 metri. Queste condizioni meteo avverse ci accompagneranno fino a venerdì 29 agosto, quando i venti sono previsti in decisa attenuazione.

 

Se da un lato questa saccatura porterà masse d'aria bollenti in risalita dalle terre del Sahara, dall'altro arriverà invece aria più umida e fresca al Nord e su parte del Centro, innescando un contesto molto contrastante con energia potenziale molto elevata, con genesi di possibili episodi alluvionali e fenomeni di estrema intensità.

 

Regioni a rischio grandine

L'ingresso del fronte instabile in quota, pilotato da un'area depressionaria molto vasta, ha portato dei temporali soprattutto sulle regioni settentrionali. Tuttavia la fase clou del peggioramento sarà proprio nella seconda parte della settimana, quando sono attesi temporali accompagnati anche da grandinate, molto probabili tra Liguria, specie i settori di Levante, su pianure e Prealpi di Lombardia, Toscana e le vallate occidentali del Veneto.

 

Nubifragi

Oltre alla grandine, andrà prestata la massima attenzione anche alle piogge abbondati che potrebbero verosimilmente colpire buona parte delle regioni centro-settentrionali. In particolare, sulle province di SavonaGenovaBiella Verbania sono previsti fino ad oltre 200 millimetri di pioggia nell'arco di poche ore, ovvero precipitazioni che solitamente cadono in oltre 2 mesi.

 

Weekend tra sole e nuvole

Un generale aumento dei valori barici garantirà un lento miglioramento, anche se nel corso della mattinata di sabato 30 agosto avremo ancora residue precipitazioni in particolare su RomagnaMarcheAbruzzo, zone interne di Toscana, Lazio e Puglia. Su queste aree non saranno esclusi ancora dei temporali, localmente anche di forte intensità. Ampi spazi sereni interesseranno le restanti aree, con temperature in media o leggermente al di sotto, specialmente al Nord, ove di notte ed al mattino potrebbe essere anche un po' fresco per il periodo.

 

Nella giornata di domenica 31 agosto ci sarà più sole per tutti, questo grazie al temporaneo ritorno dell'alta pressione, la quale garantirà una maggiore stabilità atmosferica da Nord a Sud; valori termici in lieve ripresa, tuttavia non sono previste massime estreme.

 

Prima perturbazione di settembre

La nuova settimana non porterà però buone notizie, perché già da lunedì 1° settembre si farà strada una prima e forte perturbazione di origine atlantica. Investirà molte delle nostre regioni centro-settentrionali e proprio a causa della rapidità con cui avverrà l'irruzione nonché dai forti contrasti tra le diverse masse d'aria, verranno a crearsi le condizioni ideali per la genesi di vaste strutture temporalesche accompagnate da forti raffiche di vento e locali nubifragi. Attenzione sempre sulle regioni settentrionali e sui settori tirrenici di Liguria, Toscana e Lazio, dove non escludiamo possibili alluvioni lampo.

 

Seconda perturbazione

Dopo una breve tregua, da giovedì 4 settembre una seconda perturbazione potrebbe raggiungere l'Italia dando vita ad un nuovo peggioramento con piogge, specie sulle regioni settentrionali.

In questa fase le aree del Sud e le isole maggiori rimarranno più ai margini del peggioramento, caratterizzate invece da ampi spazi sereni e temperature prettamente estive.

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