Dopo una seconda parte di settembre molto movimentata, anche l'inizio di ottobre non sarà da meno, con la stagione autunnale che sembra voler proprio entrare nel vivo. Arriverà infatti un vortice depressionario accompagnato da piogge intense e da una sensibile flessione termica che farà tornare la neve sui rilievi. Dopo una pausa più tranquilla e soleggiata nel weekend, la prossima settimana sarà caratterizzata da una nuova e forte perturbazione atlantica, che porterà ancora fenomeni su molte regioni italiane.

 

Analisi e previsione

La seconda parte della settimana sarà di nuovo complicata dal punto di vista meteorologico: pioverà difatti molto intensamente su alcune aree del Paese, specie sulla Liguria, Emilia Romagna, Triveneto, Friuli, Toscana, Umbria e Lazio, con precipitazioni importanti anche sulla capitale. La massima attenzione sarà puntata proprio su queste ultime regioni, ove il maltempo si farà molto severo innescando nubifragi senza escludere eventi alluvionali, seppur molto ristretti.

 

Andrà meglio invece sulle restanti regioni con ampi spazi sereni, specie al Sud, con al più qualche locale piovasco sulle aree settentrionali. Con il passare delle ore il meteo potrà peggiorare parzialmente anche al Meridione con piogge soprattutto sul lato tirrenico, in particolare sulla Campania.

 

Contestualmente si registrerà anche una flessione delle temperature, specie al Centro Nord, mentre il Sud rimarrà ancora sotto le influenze più calde dei venti di Scirocco richiamati dall'azione prefrontale del vortice depressionario, ma sarà solo questione di tempo.


L'evoluzione della perturbazione verso Levante determinerà però un graduale miglioramento già dalla giornata di venerdì 4 ottobre ad iniziare dalle regioni occidentali, mentre continueremo ad avere ancora una vivace variabilità al Nord Est, Marche, Umbria, Lazio e sulle aree tirreniche del Sud.

 

Temperature in sensibile calo

Come accennato, l'azione depressionaria trascinerà nel Mediterraneo aria piuttosto fredda dal Nord Europa che andrà ad alimentare ulteriormente il vortice ciclonico foriero di maltempo. In questo frangente avremo un ulteriore calo termico con valori che si disporranno sotto le medie, soprattutto sulle regioni settentrionali, con massime che non supereranno i 14-15 gradi sui settori nordorientali; sulle restanti aree centromeridionali la diminuzione si presenterà più dolce, ma con flessioni nell'ordine dei 5-7°C rispetto ai valori attuali.

 

La riduzione delle temperature favorirà anche l'arrivo della neve sui rilievi al Nord e al Centro, con fiocchi che potrebbero imbiancare già dai 1.500 metri di quota sulle Alpi e dai 1.600-1.800 metri in Appennino centrosettentrionale.

 

Weekend, più stabile con sole prevalente

Dopo l'intensa fase di maltempo, nel fine settimana avremo condizioni meteo più stabili, anche se non in tutte le zone. Sabato 5 ottobre il tempo si presenterà ancora localmente instabile con gli effetti marginali del vortice depressionario; piogge e temporali interesseranno in particolare le regioni del Centro Adriatico e del Sud. Su queste zone non escludiamo possibili grandinate, generate dai forti contrasti tra le masse d'aria diverse. Al Nord invece avremo già ampi spazi sereni, soprattutto sulle aree occidentali, anche se le temperature rimarranno contenute per il periodo.

 

Un cambiamento più significativo si verificherà domenica 6 ottobre, quando l'alta pressione guadagnerà terreno da Ovest. Tale configurazione garantirà un ritorno del sole e una maggiore stabilità atmosferica su gran parte delle regioni, anche se tuttavia, l'ascesa termica sarà ancora contenuta a causa della vivace ventilazione settentrionale, con massime che non oltrepasseranno i 18 e i 20°C.

 

Prossima settimana, perturbata e fredda

La fase di maltempo che interesserà la seconda parte della settimana sarà causa di una configurazione barica molto complessa in sede europea, si è difatti instaurato una sorta di corridoio attraverso il quale fluiscono cospicui apporti instabili, in discesa dal Nord Atlantico verso il Mediterraneo. Anche la nuova settimana verrà quindi caratterizzata da tali dinamiche: a partire appunto da martedì 8 ottobre giungeranno perturbazioni a raffica che porteranno situazioni di maltempo diffuso accompagnato da piogge abbondanti, specie al Centro Nord, in successiva estensione anche nel resto del Paese.

 

Oltre alle precipitazioni, i passaggi depressionari trasporteranno anche nuclei d'aria molto fredda in quota, con un conseguente calo delle temperature che si attesteranno al di sotto della media stagionale soprattutto nelle aree maggiormente colpite dai fenomeni; sulle Alpi, inoltre, la neve imbiancherà dai 1.500-1.800 metri di quota.

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