La burrasca di fine estate ha investito l'Italia con fenomeni violenti ed un successivo drastico calo termico. Aria molto fredda per la stagione è difatti in cammino dalle terre polari verso il Mediterraneo, la quale animerà il quadro meteorologico per diversi giorni. Perderemo molti gradi sui termometri di tutto il Paese, ma nel weekend avremo una vecchia conoscenza che tornerà a farci visita.
Analisi e previsione
La prima perturbazione di stampo pienamente autunnale, quella che sancisce la fine della stagione più calda, come previsto nel precedente appuntamento, è arrivata garantendo dapprima forti temporali su gran parte d'Italia nel corso del weekend, e successivamente nella seconda parte della settimana anche una sensibile flessione termica.
Così, dopo una breve parentesi più stabile, il quadro meteorologico diverrà nuovamente irrequieto ad iniziare dalle regioni settentrionali, con particolare attenzione soprattutto a Lombardia, Triveneto e, col passare delle ore, anche su parte del Centro Sud, tra Toscana, Lazio e Campania. Su queste aree sono difatti attesi fenomeni abbondanti, localmente a carattere temporalesco, che in taluni casi potrebbero sfociare in nubifragi.
L'ondulazione depressionaria verrà sospinta da correnti d'aria molto fredde per la stagione, le quali garantiranno anche la prima neve sui rilievi alpini già dalle quote medie, indicativamente dai 1.500 metri o localmente anche più in basso sui settori confinali.
Tale contesto ci accompagnerà fino alle porte del fine settimana anche se in realtà registreremo un primo graduale miglioramento ad iniziare dai settori nordoccidentali; una residua instabilità continuerà ad insistere tra Veneto e Friuli, mentre sulle restanti regioni centromeridionali il quadro meteorologico verrà ancora pesantemente condizionato da maltempo diffuso con fenomenologia a tratti intensa, in Appennino farà visita la neve dai 1.800 metri di quota.
Imminente brusco calo termico
Nel corso dell'evento, l'atmosfera sull'Italia cambierà radicalmente grazie al passaggio di testimone tra l'estate e l'autunno. Perderemo molti gradi sui termometri di tutto il Paese, anche se il calo termico più evidente si registrerà soprattutto al Centro Nord, con massime che si attesteranno non oltre i 20°C su molte città, anche della Val Padana, come a Milano e Torino, specie nella giornata di venerdì 13 settembre.
Non meno importante la flessione che registreremo anche al Centro, tant'è che su queste ultime aree i valori termici non varcheranno la soglia dei 20-22 gradi; più ai margini invece le regioni meridionali, ove il calo non sarà così sensibile e verrà avvertito solo nel corso del fine settimana, con una diminuzione oltretutto più contenuta rispetto al resto della penisola.
Weekend in vecchia compagnia
Nel fine settimana si concretizzerà il consistente miglioramento previsto dai modelli e dettato da una nuova estensione dell'alta pressione, ma questa volta con una novità importante: si tratterà difatti del più mite e fresco anticiclone delle Azzorre, il quale si farà spazio sull'Europa centroccidentale.
Da sabato 14 settembre attendiamo quindi ampi spazi sereni, con al più qualche residuo piovasco sui settori adriatici centromeridionali e sulla Sicilia, innescati dall'azione marginale del vortice depressionario in evoluzione verso i Balcani. Grazie al particolare assetto barico avremo una sostenuta ventilazione dai quadranti settentrionali che, oltre a spazzare via le nubi, porterà anche aria piuttosto frizzante su tutte le regioni.
Poche novità per domenica 15 settembre, in quanto il bel tempo si consoliderà ulteriormente garantendo un ampio soleggiamento su tutta l'Italia, salvo residui fenomeni sulla Puglia. Nonostante il sole avremo un contesto abbastanza fresco per il periodo, specie di notte ed al primo mattino, con addirittura le prime gelate di stagione lungo le vallate alpine.
Prossima settimana, tra anticiclone e instabilità fresca
Sebbene potremmo godere della presenza dell'alta pressione, l'Italia non si libererà tanto facilmente del vortice depressionario che nel weekend si sposterà verso i settori balcanici. Parte del Paese continuerà difatti a risentire degli effetti marginali di quell'instabilità oltre confine, in un contesto comunque prevalentemente stabile dettato da un anticiclone in marcia verso Est, ma pur sempre sbilanciato sull'Europa centroccidentale.
Possibili blande infiltrazioni non verranno pertanto escluse sulle regioni adriatiche e parte del Meridione, le quali innescheranno qualche addensamento talvolta associato a rovesci e locali temporali alternati comunque ad ampie schiarite, soprattutto nella giornata di lunedì 16 settembre. Altrove avremo invece un quadro meteorologico più stabile, anche se sul piano termico non si registreranno variazioni degne di nota con temperature sempre piuttosto contenute dopo il calo avvenuto nel weekend.
Nessuna novità per i giorni successivi, almeno fino a mercoledì 18 settembre, con le regioni sudorientali sempre esposte a possibili disturbi con ulteriori fenomeni alternati a spazi soleggiati; le temperature non subirebbero variazioni attestandosi sempre su valori inferiori alle medie, specie al Sud e sulle regioni adriatiche. Nella seconda parte della settimana, la maggiore spinta anticiclonica sull'Europa centrale e su parte di quella occidentale potrebbe animare il quadro meteorologico italiano, attivando un flusso più intenso da Est lungo il suo fianco orientale, il quale sarebbe responsabile di una maggiore variabilità su parte del Paese.