Alle prese con gli ultimi sussulti di quello che è stato un lunghissimo periodo anomalo, l'autunno ha ripreso il comando sull'Italia portando forti piogge soprattutto al Nord e sulle regioni centrali tirreniche. Neanche il tempo di archiviare una perturbazione che già ne arriva un'altra, difatti nel corso delle prossime ore il quadro meteorologico peggiorerà intensamente con maltempo diffuso e persistente.

 

Analisi e previsione

Il fulcro della vasta circolazione depressionaria è al momento collocato sull'Atlantico al largo delle coste irlandesi e, nella sua evoluzione verso l'Europa, prenderà ulteriore energia originando una vera e propria tempesta su tutto il Regno Unito, ma anche alle latitudini più centromeridionali del continente.
Addensamenti quindi in rapido aumento su anche gran parte della penisola italiana, associati a nuovi fenomeni talvolta abbondanti ed intensi, tali da non escludere anche dei nubifragi.

 

Le prime regioni che verranno caratterizzate dal maltempo saranno quelle esposte sul Tirreno, quindi Liguria, Toscana, Lazio ed infine Sardegna. Con il passare delle ore le precipitazioni si estenderanno su gran parte del Centro Nord, Campania, settori settentrionali della Calabria e su alcune porzioni dell'area ionica. Non si escludono delle criticità idrogeologiche importanti, soprattutto su Liguria, Toscana, Friuli e Campania, ove potrebbero registrarsi accumuli oltre i 100 millimetri, con punte fino a 200 millimetri.

 

Weekend tipicamente autunnale

Dopo il passaggio dell'intensa perturbazione che caratterizzerà la seconda parte della settimana, il tempo subirà un lieve miglioramento, anche se del tutto momentaneo ed in un contesto assolutamente dinamico e molto variabile.

I valori termici diminuiranno sensibilmente grazie ad un flusso di correnti più fredde in discesa dal Nord Europa le quali, entrando nel Mediterraneo dalla valle del Rodano, inizieranno a scavare una nuova depressione che porterà nuovi fenomeni con conseguenze di rilievo proprio nelle giornate del weekend.

 

Sabato 4 novembre aprirà quindi all'insegna della variabilità, con ampi spazi sereni intervallati da nubi in transito via via più compatte e diffuse con il passare delle ore, le quali garantiranno nuove piogge soprattutto sui rilievi del Nord e sulla Toscana, con nevicate grazie al calo delle temperature a partire dai 1.000-1.100 metri di quota su Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Dolomiti.

Attenzione ancora alta invece per Liguria, alta Toscana e Friuli perché qui potrebbero verificarsi intensi nubifragi innescati dai temporali generati dagli intensi contrasti termici tra le masse d'aria diverse.

 

Poche novità per la giornata di domenica 5 novembre quando il maltempo si estenderà rapidamente al resto del Centro e su buona parte del Sud, con nuove precipitazioni anche a sfondo temporalesco accompagnate da forti colpi di vento, specie lungo le coste.

 

Autunno come da tradizione climatica

Dagli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali più autorevoli, quest'anno sembra non sia prevista la classica estate di San Martino, che come leggenda vuole non è insolita caratterizzare il periodo attorno all'11 novembre. Difatti il mese inizierà condizionato da una serie di forti perturbazioni in discesa dal Nord Atlantico, preannunciando un contesto meteorologico quindi spesso grigio ed autunnale almeno fino al giro di boa, spiccatamente orientato al maltempo con precipitazioni e valori termici sotto le medie specie al Centro Nord.

 

Dopo un lunghissimo periodo che ha visto tutta l'estate e gran parte dell'autunno con anomalie positive fino a 5 gradi oltre il normale andamento, si prospetta dunque una fase ricca di precipitazioni su tutte le nostre regioni, considerando anche che la temperatura dei mari italiani registra ancora un surplus termico importante per il periodo, ovvero carburante utile per gli imponenti sistemi depressionari in arrivo.

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