L'alta pressione perde qualche colpo, ma solo in via temporanea, tant'è che nel corso del fine settimana tornerà più forte che mai, garantendo condizioni pienamente estive. Per una svolta più autunnale occorrerà aspettare ancora, una probabile finestra atlantica potrebbe aprirsi da metà mese.

 

Analisi e previsione

Una blanda perturbazione ha interessato nelle ultime ore le regioni settentrionali e parte delle centrali, portando qualche nube in più soprattutto sulle aree alpine e lungo la dorsale appenninica. Come accennato, il tempo migliorerà però rapidamente con gli ultimi locali piovaschi sulle regioni centromeridionali, ma anche su queste ultime aree non tarderanno ad arrivare ampi spazi sereni. Tempo già bello altrove, con al più qualche innocua nube sulle zone tirreniche o possibili temporanee velature in transito nel corso delle ore più calde.

 

I pochi segnali autunnali li percepiremo solo di notte ed al primo mattino, quando saranno probabili le prime foschie o nebbie della stagione nelle aree centrali della Val Padana e lungo le vallate interne del Centro.

 

Un avvio di ottobre quindi anomalo, principalmente causato dell'anomala configurazione barica sull'intero comparto europeo, il quale vede un blocco atmosferico dominato dall'anticiclone che richiama cospicui flussi molto miti subtropicali atlantici. Il Mediterraneo centrale è difatti caratterizzato da valori termici sensibilmente oltre le medie del periodo con anomalie positive fino 10 gradi in più rispetto alla statistica climatica, un contesto che regalerà quindi un quadro meteo assolutamente estivo dai connotati tipici delle più potenti ondate di calore, colpevoli di spingere il livello dello zero termico oltre i 4mila metri in libera atmosfera.

 

Weekend ancora prettamente estivo

Poche novità per il fine settimana quando l'ulteriore consolidamento anticiclonico garantirà tanto sole da Nord a Sud.

Tra sabato 7 e domenica 8 ottobre raggiungeremo quindi il clou della fase di caldo, quando sono previste massime fino a 30 gradi o localmente oltre, specie in Val Padana tra Emilia Romagna e Veneto, fino a raggiungere anche le regioni tirreniche.

 

Poche novità anche nel corso della prossima settimana

Secondo gli ultimi aggiornamenti dai più autorevoli centri di calcolo, il contesto rimarrà statico e immutato almeno fino a venerdì 13 ottobre, con ampio spazio ai cieli sereni e all'abbondante soleggiamento che spingerà su buona parte delle regioni il termometro molto in alto - in riferimento al periodo - con massime fino a 10 gradi oltre le medie climatiche.

 

Le anomalie più importanti verranno registrate soprattutto sui rilievi alpini e appenninici, ma anche in Val Padana dove si toccheranno facilmente i 30°C grazie ai cospicui apporti subtropicali in risalita dall'Atlantico centrale. Le uniche note autunnali, se così le vogliamo definire, potrebbero registrarsi in pianura e lungo le vallate centrali, in quanto le prime inversioni termiche e la stasi atmosferica favoriranno l'accumulo di umidità nei bassi strati e quindi la formazione di foschie e nebbie, ma in rapido assorbimento già dalle prime ore del mattino.

 

Queste lunghe parentesi anticicloniche hanno però un rovescio della medaglia negativo, perché facilitano l'accumulo degli inquinanti in pianura rendendo insalubri le grandi metropoli del Nord.

 

Si apre la porta atlantica

Considerato l'arco temporale molto ampio si tratta naturalmente solo di tendenze a lungo termine, ma crescono le probabilità di un cambio di rotta dal 15 ottobre quando potrebbe aprirsi la porta atlantica e favorire di conseguenza il transito di perturbazioni fin sul nostro Paese.

Resterà comunque molto elevato il rischio d'incappare in intense precipitazioni, talvolta a carattere di nubifragio, generate dai forti contrasti termici che ne potrebbero scaturire.

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