Dopo un inizio di settembre molto caldo dai connotati assolutamente estivi, l'assetto barico generale sta per cambiare. Nel corso dei prossimi giorni l'Italia verrà difatti condizionata dall'azione depressionaria innescata dal transito di alcune perturbazioni a cui seguiranno correnti più fresche nordatlantiche. L'autunno potrebbe quindi prendere il sopravvento sulla penisola mettendo fine alla lunga stagione calda.

 

Analisi e previsione

La burrasca di fine agosto non si è mostrata convincente, tant'è che nelle prime due decadi di settembre il quadro meteorologico è stato caratterizzato da un quadro meteorologico tutt'altro che autunnale. I modelli confermano però l'arrivo di una vera e propria rottura stagionale, la quale porterà i propri effetti già dalle prossime ore quando transiterà la prima perturbazione. Previsti fenomeni anche a sfondo temporalesco ad iniziare dalle regioni settentrionali, ove peraltro è attesa una sensibile diminuzione delle temperature che metterà fine alla lunga parentesi di caldo anomalo.

 

Verrà aperta la strada ad una seconda perturbazione, più strutturata rispetto alla precedente, capace di coinvolgere anche le aree centrali del nostro territorio, attesa per la giornata di venerdì 22 settembre, con il maltempo diffuso.


Le precipitazioni più intense sono attese sulle aree settentrionali, dove sono attesi accumuli fino a 100 millimetri, ma localmente anche oltre. Si tratterà di fenomeni a carattere temporalesco, quindi a tratti intensi e spesso distribuiti irregolarmente, talvolta accompagnati da forti colpi di vento, grandine e improvvisi e violenti nubifragi.

 

Weekend instabile: irrompe l'autunno

Il fronte temporalesco sospinto da correnti più fredde in arrivo nella seconda parte della settimana andrà a scavare il classico vortice depressionario sui mari del medio e basso Tirreno, il quale si autoalimenterà dalle calde e umide correnti subtropicali in risalita dai settori meridionali del Mediterraneo.

Si tratterà della tanto temuta configurazione barica in grado di portare fenomeni intensi sulle aree più esposte e anche una flessione termica importante grazie alla sostenuta ventilazione dai quadranti settentrionali, tant'è che andremo a perdere sui valori massimi fino a 10°C su molte regioni.

 

Non si escludono precipitazioni a carattere di nubifragio già dalle prime ore della giornata di sabato 23 settembre, dapprima sulle regioni nordorientali, poi in successiva estensione al Centro. Un peggioramento quindi diffuso, in grado di raggiungere dalla nottata anche le regioni del Mezzogiorno: occorrerà difatti prestare particolare attenzione in questa fase a Campania, Calabria e Sicilia, in quanto l'ultimo aggiornamento conferma maltempo intenso con temporali in grado di scaricare in poco tempo precipitazioni importanti, talvolta sotto forma di alluvioni lampo.

 

Non andrà meglio domenica 24, quando avremo nuvole a tratti compatte su buona parte del Centro Sud e Romagna; maggiori spazi sereni inizieranno ad interessare le regioni settentrionali grazie ad un nuovo aumento dei valori barici a partire dalle aree occidentali.

 

La prossima settimana

L'assetto barico rimarrà orientato alla forte instabilità anche nei primi giorni della nuova settimana. Nuclei d'aria piuttosto freddi verranno infatti sospinti verso Sud dalle grandi depressioni presenti sul Nord Europa, che in questo periodo muovono i primi passi verso i settori meridionali del continente.

 

Da una parte sullo scacchiere europeo avremo una anomalia di pressione positiva dall'Europa centrale, fino alla Scandinavia e alla Russia, ove su queste aree regnerà indisturbato il sole e soprattutto il caldo, mentre sul bacino del Mediterraneo, invece, troveremo una vasta depressione pronta a infliggere maltempo e temporali per molti giorni.

 

Motivo per cui sull'Italia dovremo affrontare fasi molto instabili soprattutto al Centro Sud e sulla Sicilia, terreno di scontro tra le diverse masse d'aria ove i contrasti termici verranno esaltati dal caldo anomalo preesistente lasciato in eredità dagli eventi delle ultime settimane.

 

Sulle regioni settentrionali, come accennato, registreremo invece una ripresa dei valori barici che garantirà spazio a cieli sereni e all'ampio irraggiamento che riporterà le temperature nuovamente oltre le medie di riferimento per tutta la parte finale del mese.

 

Se di giorno farà caldo, tuttavia di notte e al primo mattino inizierà a far fresco; le inversioni termiche e l'assenza di ventilazione potrebbero inoltre favorire le prime nebbie della stagione sulle aree centrali della Val Padana.

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