L'Italia si trova in un contesto meteorologico dinamico fatto di alti e bassi. Così, dopo qualche giorno più stabile, il tempo tornerà ad animarsi per gli effetti di una ondulazione temporalesca che nei prossimi giorni porterà fenomeni sparsi, talvolta di forte intensità.
L'areale del Mediterraneo difatti non è protetto da una figura anticiclonica stabile, la quale faticherà ad imporsi anche nel corso del prossimo periodo previsionale.
Analisi e previsione
Il quadro meteorologico si presta dunque a cambiare di nuovo grazie ad un nuovo vortice depressionario in evoluzione sul Nord Atlantico verso i settori meridionali del Continente, il quale sospingerà una perturbazione verso l'Italia. I primi effetti si avvertiranno sulle regioni nordoccidentali già nel corso di queste ore, con nubi in rapido aumento associate a piogge e temporali, soprattutto sui rilievi di Alpi e Prealpi. Nel resto del Paese le condizioni non subiranno particolari variazioni, tant'è che proseguirà la fase più stabile e calda, con al più qualche fenomeno ad evoluzione diurna lungo la dorsale appenninica.
Da venerdì 30 giugno è attesa una diffusione delle precipitazioni soprattutto sui settori nordoccidentali, ove i fenomeni assumeranno un carattere temporalesco; gli accumuli più importanti riguarderanno la Lombardia, Piemonte, Trentino, Veneto, Liguria e l'Emilia, con pluviometri che su queste aree potrebbero superare localmente anche i 40 millimetri. Rovesci e temporali andranno successivamente ad estendersi anche alle altre regioni settentrionali, sebbene a macchia di leopardo, così come su gran parte del Centro, specie sulle aree appenniniche interne più importanti di Toscana e Umbria.
Resterà alto il rischio di fenomeni di forte intensità accompagnati di sovente da colpi di vento e grandinate, considerato soprattutto i contrasti termici che troveremo in quota.
Weekend con più nubi e fresco
Come accennato, negli ultimi giorni di giugno e l'inizio di luglio si aprirà una fase più instabile, almeno in alcune regioni italiane, con il ritorno in grande stile dei temporali. Il peggioramento che interesserà parte dell'Italia nella seconda parte della settimana avrà strascichi instabili anche nel fine settimana, quando una serie di perturbazioni atlantiche colpiranno l'Europa ed i marginali effetti si faranno sentire anche al Centro Nord durante sabato 1° luglio, destabilizzando l'atmosfera.
Non ci sarà motivo per allarmarsi eccessivamente, perché si tratterà della classica instabilità ad evoluzione diurna di breve durata che si verifica spesso in estate, non pioverà quindi per tutto il giorno, ma anzi avremo lunghi periodi asciutti con tanto sole ed i fenomeni si concentreranno nel corso delle ore più calde con l'arrivo di veloci rovesci o temporali.
Tra le aree più probabili segnaliamo il Triveneto, gran parte del Centro e la Puglia, ove le precipitazioni potrebbero assumere forte intensità ed essere accompagnate da grandine a causa dei contrasti tra masse d'aria differenti.
Per domenica 2 luglio non avremo sostanziali novità, in quanto la giornata aprirà all'insegna di condizioni stabili da Nord a Sud, con il rischio di alcuni rovesci temporaleschi solo al pomeriggio, soprattutto sulle Alpi con locali sconfinamenti fin sulle aree di pianura limitrofe e lungo la dorsale appenninica. Sulle restanti zone splenderà il sole con termometri che sfioreranno i 30°C durante le ore più calde, in un contesto estivo nel complesso piacevole senza eccessi.
Prossima settimana verso una stabilizzazione
Sull'Oceano Atlantico persiste un'ampia zona di bassa pressione che spingerà aria più instabile fin nel cuore dell'Europa. Di conseguenza, il quadro meteorologico faticherà a stabilizzarsi e soffrirà di una destabilizzazione che farà fiorire temporali diurni sul territorio italiano.
Quindi, tra lunedì 3 e martedì 4 luglio ci aspettiamo ancora disturbi significativi, che dopo una mattinata tranquilla all'insegna del sole, andranno a generare improvvisi acquazzoni. Si tratta dei tipici "temporali di calore" che si sviluppano grazie all'abbondante soleggiamento del suolo, quindi concentrati soprattutto tra il pomeriggio e la serata.
Difatti l'aria più calda ed umida nei bassi strati, in assenza di una vera e propria figura anticiclonica, tende a salire lungo i pendii condensandosi in nubi a sviluppo verticale, ecco perché l'innesco dei temporali avverrà principalmente lungo l'arco alpino e sulla dorsale appenninica.
Non escludiamo che alcune celle temporalesche, quelle più intense, possano estendersi fino alle pianure e alle coste limitrofe, causando rovesci accompagnati anche da grandinate e forti colpi di vento.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, con il passare dei giorni avvertiremo una maggiore stabilizzazione delle condizioni meteorologiche grazie all'influenza dell'anticiclone subtropicale. Verso la fine della settimana le temperature andranno quindi ad aumentare sensibilmente, anche se al momento non è prevista nessuna ondata di caldo importante verso il bacino del Mediterraneo, scongiurando massime vicine o superiori ai 40 gradi.