Per ancora qualche giorno l'Italia si ritroverà all'interno di una palude barica la quale continuerà a garantire un quadro meteorologico dinamico e orientato prevalentemente alla variabilità, senz'altro una buona notizia per quelle zone duramente colpite dalla siccità, ma con effetti collaterali non sempre graditi per chi ha scelto invece la classica gita fuori porta per il lungo ponte del 25 Aprile.
La vera novità potrebbe però giungere sul finale di aprile, quando i modelli previsionali confermano una fase più stabile dettata dalla presenza dell'anticiclone nordafricano, che estendendosi sull'Italia imporrà un sensibile incremento termico ed il primo assaggio simil estivo.

 

Analisi e previsione

Come anticipato il tempo si manterrà animato grazie ad un vortice freddo che lambirà le regioni settentrionali transitando oltre l'arco alpino, con la parte più attiva tra Francia e Germania. Nel corso delle prossime ore avremo quindi una maggiore instabilità al Nord, ove addensamenti a tratti compatti porteranno fenomeni sparsi anche a sfondo temporalesco di forte intensità.
Le precipitazioni più abbondanti interesseranno le aree nordoccidentali della Pianura Padana, Alpi e Prealpi, con accumuli fino a 70 millimetri sui settori montani più importanti.

 

Condizione invece più stabile al Centro Sud con ampi spazi sereni, alternati al più da qualche disturbo pomeridiano generato dalla precedente depressione in allontanamento verso la Grecia.

Situazione pressoché invariata nella giornata di venerdì 21 aprile, quando avremo ancora scorci di maltempo sulle regioni settentrionali, ma con fenomeni meno insistenti e più probabili durante le ore più calde, specie sui rilievi alpini e pianure limitrofe della Val Padana.

L'ulteriore aumento dei valori barici dettato dall'avanzata dell'anticiclone nordafricano proporrà cieli nel complesso sereni sulle restanti aree, premessa per un fine settimana all'insegna del sole su quasi tutti i settori.

 

Il lungo ponte del 25 Aprile

Il ponte festivo si aprirà quindi all'insegna della stabilità con ampi spazi soleggiati su buona parte della Penisola. L'alta pressione si allungherà difatti ulteriormente sul Mediterraneo e quindi anche sull'Italia, garantendo nella giornata di sabato 22 aprile un contesto prettamente piacevole da Nord a Sud, con pochi i disturbi diurni che interesseranno solamente i rilievi più alti.

 

Il bel tempo avrà però vita breve, perché nella seconda parte di domenica infiltrazioni instabili più fredde in quota innescheranno temporali anche intensi sulle regioni settentrionali. Sintomi di un peggioramento che prenderà piede all'avvio della prossima settimana, quando da lunedì 24 aprile una vastissima depressione sulla Penisola Scandinava sospingerà un fronte freddo di origine polare fin sull'Europa centrale portando temperature invernali su Inghilterra, Francia e Germania.

L'arco alpino frenerà la colata gelida, ma non abbastanza per sopprimere completamente le infiltrazioni che riusciranno comunque a tuffarsi nel bacino del Mediterraneo dalla Porta del Rodano, generando il classico ciclone sul mar Tirreno il quale provocherà una fase temporalesca piuttosto importante. Le precipitazioni più intense scaturiranno sulle regioni nordorientali e su parte del Centro Sud, ove attendiamo fenomeni molto intensi accompagnati da colpi di vento e locali grandinate soprattutto grazie ai contrasti termici generati tra l'aria molto fredda in quota e da quella più calda già presente.

 

Nel corso di martedì 25, Giorno della Liberazione, avremo ancora strascichi sui settori dolomitici e sulla Calabria, aree soggette a ulteriori rovesci temporaleschi.

Sulle restanti aree italiane una nuova rimonta dell'alta pressione africana assicurerà una maggiore stabilità con un netto aumento dei valori termici, soprattutto di giorno. Il preludio di una fase più stabile e duratura che potrebbe segnare definitivamente il cambio di stagione.

 

Fine aprile, arriva il caldo

Ecco che la fine del mese porterà novità importanti sul fronte meteo, quando l'elevazione dell'anticiclone subtropicale condizionerà le giornate a partire dal 27-28 di aprile. L'assetto barico europeo muterà proponendo difatti traiettorie più meridiane, questo isolerà le perturbazioni atlantiche nel cuore dell'Atlantico centrale lasciando di conseguenza il Mediterraneo aperto alla visita dell'anticiclone africano, quest'ultimo in grado di portare un netto aumento delle temperature su tutto il territorio, in particolare al Nord e lungo le regioni tirreniche.

 

I termometri potrebbero spingersi diffusamente oltre i 25°C su tante regioni, non escludendo anche valori massimi prossimi ai 30°C proprio sul finire di aprile. Un mese fino ad ora più freddo del normale potrebbe quindi terminare oltre le medie del periodo con tempo più stabile su tutto lo Stivale.

Una transizione che ci porterà da un contesto quasi invernale ad un vero e proprio assaggio simil estivo, è proprio il caso di dirlo: non esistono più le mezze stagioni!

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