In questa seconda parte della settimana il meteo si presenterà ancora variabile con il passaggio di una blanda perturbazione che minerà l'egemonia anticiclonica sull'Italia così come avevamo ipotizzato nello scorso appuntamento settimanale. Tornerà quindi qualche piovasco su alcune regioni, un antipasto della ferita ciclonica che colpirà il Belpaese nella settimana di Pasqua, quando è invece attesa una nuova ondata di maltempo con venti freddi e neve fino a bassa quota.

 

Analisi e previsione

L'alta pressione è tornata sul nostro territorio nazionale, ma riuscirà a garantire solo una parziale stabilità. Avremo difatti qualche disturbo in particolare sulle regioni settentrionali, ove umide infiltrazioni instabili d'origine Atlantica garantiranno il transito di annuvolamenti, a tratti compatti sulle aree alpine e prealpine, in parziale estensione anche sulle pianure a Nord del Po.

 

Non sarà escluso quindi qualche locale piovasco sulle Alpi e sulle linee di costa della Liguria, in possibile intensificazione nella giornata di venerdì 31 marzo, quando maggiori contributi oceanici produrranno fenomeni più diffusi su Alpi, Prealpi e pianure limitrofe della Val Padana settentrionale.


Le precipitazioni più consistenti sono attese sui settori confinali alpini e soprattutto sul Friuli Venezia Giulia, dove si registreranno accumuli prossimi ai 40 millimetri; sulle restanti aree non sono previsti quantitativi degni di nota, in alcuni casi risulteranno scarsi o proprio assenti.

 

Guarda il video di Giuliacci sul nostro canale YouTube meteo

 

Weekend: cambia tutto, duro colpo alla primavera

Le ultime elaborazioni dei centri modellistici lo confermano: nel corso del fine settimana è atteso un netto cambio del quadro meteorologico, ma vediamo i dettagli. Sull'Europa centrorientale si verrà a costituire un'area depressionaria carica di aria fredda ed instabile, la quale inizierà a scivolare verso il bacino del Mediterraneo con primi effetti domenica.

 

La giornata di sabato 1° aprile si presenterà difatti ancora stabile grazie alla presenza dell'alta pressione, la quale regalerà ampi spazi sereni sull'Italia con valori termici che in taluni casi sfioreranno i 20°C. Sintomi di un cambiamento potrebbero subentrare dalla serata quando si attiveranno venti di Maestrale sulla Sardegna e sulle aree del Tirreno.

 

Dalle prime ore di domenica 2 aprile si concretizzerà il ribaltone meteo con una ventilazione in aumento e aria più fredda in arrivo dalla Porta della Bora, la città di Trieste sarà quindi la prima ad avvertire il cambiamento, assieme alle aree costiere di Veneto, Romagna e Marche. L'assetto barico provocherà la formazione ed il successivo approfondimento di un vortice ciclonico sui nostri mari che aspirerà aria sempre più fredda; intensi e inevitabili contrasti termici innescheranno fenomeni anche a sfondo temporalesco, che dalla Sardegna evolveranno rapidamente verso il resto del Centro Sud con situazioni di maltempo localmente intenso.

 

Valori termici in sensibile flessione anche grazie ai venti dai quadranti nordorientali, con la neve che ritornerà ad imbiancare i rilievi alpini e appenninici dai 1.000 metri di quota.

 

Settimana di Pasqua burrascosa

Il peggioramento che prenderà vita nella domenica delle Palme porterà piogge ed una sostenuta ventilazione su gran parte del Paese per diversi giorni.


Le fredde correnti dai quadranti settentrionali che scenderanno dal Nord Europa forniranno energia utile al vortice depressionario in evoluzione sui nostri mari, il quale andrà a condizionare la nuova settimana con precipitazioni a tratti abbondanti, soprattutto tra lunedì 3 e martedì 4 aprile, quando sulle regioni del Centro Sud e sulla Sicilia soffieranno venti di Bora e Grecale.

 

Come accennato, la neve imbiancherà anche le cime appenniniche con fiocchi dai 500 metri di quota su Abruzzo, Lazio, Molise, Puglia e Basilicata. Andrà meglio sulle regioni settentrionali meno influenzate dall'ondata di maltempo, ma farà comunque freddo, rapportato naturalmente al periodo. A destare maggiore preoccupazione saranno le estese gelate che potrebbero caratterizzare il risveglio di mercoledì 5 aprile, quando la temperatura scenderà pericolosamente a 0 gradi in Val Padana e lungo le vallate interne adriatiche.

 

Nella seconda parte della settimana l'alta pressione tornerà a guadagnare terreno sul Mediterraneo garantendo anche una maggiore stabilità e ampi spazi sereni. Le temperature, specie al primo mattino, rimarranno però ancora contenute per diverse mattinate.

Questo articolo appartiene alle raccolte: