Nel corso dei prossimi giorni il quadro meteorologico italiano continuerà a presentarsi molto dinamico, tant'è che proseguirà la variabilità tipica di questo periodo dell'anno con diverse possibilità per rabboccare le nostre scorte idriche su molte regioni italiane. Sarà l'occasione per calmierare la pesante siccità che affligge soprattutto la Val Padana? L'abbiamo chiesto al professionista numero uno del settore, il meteorologo Mario Giuliacci.

 

Analisi

L'areale del Mediterraneo si troverà spesso dominato da più figure meteorologiche, anche se al momento la più accreditata sarà quelle anticiclonica, abbastanza invadente, soprattutto sulle nostre regioni centromeridionali e sulle due Isole Maggiori. Le perturbazioni atlantiche in evoluzione sulle aree centrali europee sfioreranno le Alpi portando qualche effetto più evidente al Nord. Il modello europeo Ecmwf, con sede oggi a Bologna, vede difatti l'infiltrazione di umide correnti oceaniche in discesa dal Nord Atlantico fin sull'Italia; una serie di perturbazioni andrà a caratterizzare a più riprese alcune zone del Paese, senza escludere comunque pause stabili con ampio soleggiamento. Qualche fenomeno tornerà quindi a bagnare il territorio nazionale, specialmente le aree Tirreniche, le Alpi e gli Appennini.

 

Sulle battute finali del mese potrebbe arrivare una parentesi di maltempo più decisa, emergono difatti segnali che indicano un cambiamento importante, non escludendo oltretutto l'approfondimento di un vortice ciclonico secondario nel Tirreno, con apporti umidi nordafricani da un lato e flussi più freddi nordatlantici dall'altro; una struttura che, se confermata, innescherebbe precipitazioni intense su tante regioni.

 

Mario, cosa ci attende nei prossimi 15 giorni?

"All'incirca fino al 28 di marzo il quadro meteorologico si presenterà notevolmente dinamico, come tipico della primavera: all'orizzonte si profilano tre fasi ben distinte.

 

Nella prima fase, tra il 16 e il 18 marzo, dopo le insidie nordatlantiche delle ultime ore avremo una maggiore presenza dell'anticiclone nordafricano, il quale allungandosi sull'Italia porterà ovviamente il bel tempo con la quasi totale assenza di fenomeni; continuerà a fare un po' freddo di notte specie al Centro Nord, mentre di giorno il Paese verrà caratterizzato da un contesto mite ed a tratti caldo.

 

Tra il 19 ed il 23 di marzo entreremo nella seconda fase del periodo previsionale preso in esame. Il tempo subirà gli effetti del passaggio in serie di deboli perturbazioni atlantiche che lambiranno le regioni centrosettentrionali; temperature previste in rialzo soprattutto nei valori minimi per l'arrivo di correnti temperate. Al Sud avvertiremo meno effetti grazie alla presenza dell'alta pressione subtropicale.

 

L'ultima fase, quella che ci porterà verso la fine di marzo, sarà la più animata perché ci porterà una perturbazione atlantica più organizzata che si tradurrà quindi in una fase di maltempo intenso e duraturo, con fenomeni su tutto il territorio nazionale".

 

Quindi Mario, arriveranno le piogge anche sulle aree soggette alla pesante siccità, ovvero quelle lungo la Valle del Po?

"Sono attesi accumuli generalmente discreti anche se non eccezionali, diciamo intorno ai 25-30 millimetri sulle regioni tirreniche, fino a 50 millimetri sulle regioni alpine e relative zone pedemontane, mentre purtroppo non dovrebbero essere oltre i 20 millimetri in Val Padana e sulle regioni adriatiche. Insomma, a pagare lo scotto maggiore di questa siccità saranno ancora Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna".

 

Per quanto riguarda le temperature cosa puoi raccontarci? Tornerà un po' di freddo?

"I valori termici sono previsti in aumento. Partiremo dalle attuali massime intorno ai 15 gradi e arriveremo fin verso la soglia dei 20 gradi, complice soprattutto l'abbondante irraggiamento diurno. Ma attenzione perché di notte ed al primo mattino l'inversione provocherà deboli gelate sulle zone interne del Centro Nord, un elemento da non sottovalutare specialmente in questo periodo di risveglio vegetativo.

 

Alla soglia della terza decade le temperature subiranno un'ulteriore spinta verso l'alto, con massime tra i 17 ed i 21 gradi al Centro Nord, punte fino a 24 gradi invece al Sud e sulle due Isole Maggiori; verso fine mese l'influenza nordatlantica potrebbe invece spingere correnti più fredde, le quali riporteranno i valori termici massimi di nuovo tra 15 e 18 gradi".

 

Potrebbe attenderci una fine di marzo scoppiettante, in quanto i modelli iniziano a fiutare le condizioni per eventuali colpi di coda invernali, ma seguiranno aggiornamenti.

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